Si sa che vendere non è mai facile, lo è ancor di più però per chi acquista, vista anche la richiesta di Zhang. E proprio per questo il presidente dell’Inter vuole accelerare nella trattativa.
“L’avvio dell’iter per la costruzione del nuovo stadio di San Siro dovrebbe ingolosire nuovi investitori. Così, nonostante Suning per via indiretta continui a ribadire di volere rimanere in controllo del club, non è affatto scontato che lo farà ancora a lungo. Anzi”.
“Allo stato non è chiaro se l’indicazione del partito di non investire all’estero, espressamente rivolta ai “funzionari di rango ministeriale”, valga anche per chi ha un ruolo nelle assemblee legislative. È possibile che in sede congressuale il punto sarà chiarito. Di certo, dopo un quinquennio cominciato nel 2015 in cui il governo ha sostenuto gli investimenti cinesi nel calcio mondiale, nel 2020 c’è stato un cambio di rotta. Un documento che dettava le linee guida sugli investimenti nel pallone definisce “affaristi e avventurieri” gli imprenditori del calcio straniero. Zhang sarà quindi costretto a vendere l’Inter per ragioni politiche? Lo sapremo, forse, a inizio novembre, quando le due settimane di congresso si saranno concluse”. Questo quanto riportato da La Repubblica.