Home Inter News Zhang ribadisce: “Voglia continuare a vincere. Skriniar ama l’Inter anche se..”

Zhang ribadisce: “Voglia continuare a vincere. Skriniar ama l’Inter anche se..”

Ecco cosa ha ribadito Zhang

STEVEN ZHANG SORRIDENTE FILMA LA FESTA DELL'INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Zhang, Marotta e Antonello in coro: “Sono cambiate tante cose”

Steven Zhang, Beppe Marotta, Alessandro Antonello hanno risposto così alle domande dei cronisti in merito l’assemblea dei soci. Queste le parole di Steven Zhang: “E’ un piacere potervi dare il bentornato dopo tre anni in presenza. E’ stato un periodo molto difficile, molte cose sono cambiate. Abbiamo attraversato insieme molte criticità ma ci siamo riusciti conquistando tre grandi trofei. Oggi presentiamo il bilancio dove l’Inter ottiene ottimi risultati in chiave finanziaria. Nel 2019 abbiamo condiviso il record di fatturato, primo successo di un percorso avviato nel 2016. In quel momento il club attraversava una situazione impegnativa: da lì in poi ci sono stati investimenti per un miliardo di euro, in un periodo dove la Champions è stata caratteristica importante. Abbiamo anche vinto uno Scudetto e una Coppa Italia, siamo riusciti a fare dell’Inter un brand internazionale portando la squadra alla vittoria. Abbiamo riabbracciato i nostri tifosi che ringrazio per il loro sostegno nelle vittorie in Coppa Italia e Supercoppa. Abbiamo vissuto emozioni intense come le vittorie contro i nostri rivali o la serata di Anfield. Qualche giorno fa siamo tornati agli ottavi di finale per la seconda volta di fila, nessuno lo avrebbe detto al momento dei sorteggi ma i nostri ragazzi hanno giocato a testa alta con tutti. La nostra Primavera ha vinto il decimo Scudetto, prima a raggiungere questo traguardo; e anche la Femminile continua a ottenere risultati. Dopo la pandemia abbiamo lavorato per riottenere risultati: grazie al lavoro di Marotta la squadra è tornata competitiva per tutti gli obiettivi. Grazie ad Antonello abbiamo ottenuto un record di fatturato e riduzione delle perdite. Il brand è una leva da sfruttare negli anni. L’anno scorso abbiamo introdotto il nuovo logo, evoluzione del simbolo da icona calcistica a culturale. Abbiamo rinforzato il legame con Milano tramite partnership con brand prestigiosi come Moncler. Si protrae il lavoro di ristrutturazione ad Appiano e Interello, per essere sempre al livello dei grandi club internazionali. Anche le infrastrutture tecnologiche sono importanti: abbiamo inaugurato il nuovo ecosistema digitale, un passo che ci avvicina a tutti i nerazzurri nel mondo. Abbiamo dato nuova linfa all’esperienza coi tifosi  e siamo all’avanguardia nelle infrastrutture. La leva più importante sarà lo stadio nuovo, che ci permetterà di ridurre la lacuna coi grandi club e di dare ai nostri tifosi uno stadio al livello delle ambizioni sul campo. Vogliamo portare avanti questo progetto. Stiamo procedendo su un trend positivo che sta controbilanciando quello della crisi pandemica e internazionale. Procediamo con cautela ma senza sosta, il cammino è ancora lungo. Il calcio deve aprirsi alle nuove generazioni se vuole sopravvivere in un ambiente con concorrenza sempre più forte. Siamo pronti: affrontiamo ogni anno le stesse speculazioni, ogni giorno leggo che il futuro del club è incerto e che l’incertezza va dissipata oggi. Ma l’impegno nel club da parte nostra è sempre stato chiaro come dal 2016. Siamo in grado di portare il club a nuovi successi anno dopo anno sia nel panorama globale che economico. Sono necessarie nuove idee per proseguire verso il futuro, soprattutto per i nostri tifosi affinché non si sia solo competitivi in campo ma anche fuori. Vinceremo, in campo e fuori. Grazie”.

Parola a Beppe Marotta: “Il nostro obiettivo era mantenere la sostenibilità finanziaria e il blasone del nostro club. Una sfida che abbiamo affrontato con grande coerenza. Abbiamo ottenuto il massimo dalla campagna trasferimenti che ci ha dato tranquillità sul settore finanziario, poi ci siamo concentrati nella costruzione di una squadra competitiva, scegliendo un allenatore vincente e giovane, allineato alla nostra visione, Simone Inzaghi, che ha accettato la sfida con umiltà e competizione. Abbiamo vinto Coppa Italia e Supercoppa, trofei che ci rendono orgogliosi. Il campionato si è chiuso in maniera diversa dalle nostre diverse, ma anche se ha lasciato l’amaro in bocca questo secondo posto ha confermato la competitività dell’Inter nelle zone alte come la storia chiede. La scorsa stagione abbiamo ottenuto gli ottavi di Champions dopo dieci anni, il decimo Scudetto della Primavera che conferma il vivaio come fiore all’occhiello del club, risorsa strategica in ambito sportivo e non solo, dove formare uomini prima ancora che calciatori. L’esempio è l’esordio di Valentin Carboni coi professionisti. Quest’anno la squadra femminile sta recitando da protagonista e sono certo ci darà soddisfazioni. Abbiamo inoltre mantenuto collaborazioni valide con le istituzioni sportive per il ribilanciamento dei calendari, l’incremento delle infrastrutture e la detassazione. Nel corso della passata stagione abbiamo completato la struttura dell’Inter College che permette ai nostri giovani di completare gli studi. Quest’anno ci siamo dedicati alla costruzione della squadra per proseguire il perseguimento dei risultati e della sostenibilità. Complimenti a Piero Ausilio e a tutta la squadra sportiva per il lavoro svolto. Abbiamo dato a Simone Inzaghi una squadra pronta per affrontare una stagione anomala: gli acquisti fatti come Onana, Acerbi e il ritorno clamoroso di Lukaku hanno dato la possibilità di rinforzare la squadra, e quelli di giovani come Asllani ci permettono di dare uno sguardo al futuro. Ringrazio Steven Zhang per il lavoro profuso alla squadra con i suoi investimenti, che non sono mai mancati. L’altro giorno abbiamo ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions in un girone dove tutti ci davano per spacciati. Questa è la prova che la squadra vuole proseguire la rincorsa in campionato e inseguire i propri obiettivi, partendo dalla Supercoppa”.

Queste le parole di Alessandro Antonello: “Abbiamo registrato un nuovo record di fatturato e dimezzato le perdite, iniziando un percorso importante anche se sappiamo se la strada è lunga. Il consolidamento del club passa dall’espansione del brand con partnership culturali e con investimenti strutturali come il nuovo stadio. Stando alla UEFA, l’emergenza pandemica ha pesato per sette miliardi di perdite sui club, di cui 2,2 in Italia. Rimane incertezza per lo scenario storico ed economico, questa situazione ha acuito la polarizzazione del calcio europeo, con la Premier League che si allontana dal resto d’Europa per competitività. I ricavi sono pari a 439,6 miloni, nuovo record per il club; le perdite si sono dimezzate a 140,1. I fattori che hanno permesso questi risultati sono diversi: dalla gestione della compravendita dei calciatori alle performance sportive, con le vittorie in Supercoppa e Coppa Italia, fino al ritorno dei tifosi allo stadio. Purtroppo, ci sono stati fattori negativi come la svalutazione di Christian Eriksen e le risoluzioni di Arturo Vidal e Alexis Sanchez. Abbiamo anche effettuato una ricollocazione del debito a medio-lungo termine, con nuove obbligazioni a scadenza 2027 per ripagare quelle con scadenza 2022. L’esito è stato positivo, la domanda è stata superiore all’offerta e questo conferma la fiducia nel club e ci permette di operare a medio-lungo raggio. Relativamente al settlement agreement siglato con la UEFA, il 17 dicembre ci è stato comunicato un disavanzo nel periodo di monitoraggio aprendo il procedimento chiuso il 4 marzo con la definizione di mancato rispetto del pareggio di bilancio. E’ arrivato quindi un nuovo accordo che prevede una sanzione di 4 milioni e un’altra di 22 già sospesa in base al rispetto dei parametri dell’accordo stesso. Capitolo sponsor di maglia: la crisi del settore digitale sta impattando i risultati del nostro club, visto che gli importi dovuti non sono stati versati dagli sponsor con motivazioni ritenute non valide dai nostri legali. Abbiamo chiesto l’adempimento degli accordi sospendendo la visibilità sui canali previsti tranne la prima maglia, dove è stato ritenuto opportuno trattenerlo. Allo stato attuale non è lecito capire se le trattative avranno esito positivo, qualora non fosse applicheremo tutte le soluzioni previste. Intanto, abbiamo già attivato i nostri canali per trovare un nuovo partner che possa subentrare quanto prima. Abbiamo sottoscritto un accordo con Konami, che sponsorizzerà i kit di allenamento e ha preso i diritti di naming di Interello. Abbiamo trovato nuovi sponsor e siamo vicini ad un accordo con Nike, con la quale abbiamo condiviso i successi negli ultimi 25 anni. Il nuovo accordo partirà dal 2023-2024 e ci permetterà di essere riconosciuti come club di primo livello in Europa e unico partner in Italia per il brand. Ci auguriamo che possa aiutarci nella nostra espansione a livello globale. La campagna abbonamenti è iniziata con grande successo, la vendita è andata esaurita e abbiamo aperto le liste d’attesa per la prossima stagione. Abbiamo una nuova piattaforma con nuovi contenuti per il sito, una app nuova e una piattaforma e-commerce in sei lingue diverse. Vogliamo contribuire al mantenimento della sostenibilità finanziaria del club, stabilizzando il profilo economico nel rispetto del settlement agreement e lavoreremo nel rafforzamento del brand. Proseguiremo nel percorso di riposizionamento del brand Inter a livello internazionale. Il progetto più importante è quello del nuovo stadio: i lavori sono previsti per il 2024”.

Zhang: “L’obiettivo è di tornare a vincere”

Zhang, quali sono i progetti per il futuro del club?
“Per noi l’obiettivo è simile, cioè puntare a un costante miglioramento in campo e fuori. E’ fondamentale che a inizio stagione la squadra sia migliorata  all’anno precedente, finché saremo qui il nostro obiettivo sarà quello. Poi vogliamo aumentare ricavi e fatturato, sarà fondamentale collaborare coi giusti partner. Negli ultimi anni abbiamo dato vita a una media company e creato un nuovo logo, interventi che permettano al club di creare il giusto ambiente ai tifosi e nello spazio commerciale in strictu sensu. Per restare ai vertici, lo stadio di oggi non è idoneo per le nostre ambizioni e per dare a tifosi e cittadini le esperienze che meritano”.

Antonello, avete un piano B in caso di parere negativo del dibattito pubblico?
“Lo stadio è strategico per il nostro club. Il dibattito pubblico è in corso, gli esiti sono positivi avendo permesso a tutti coloro che avessero delle idee di discutere e integrare le loro idee e suggerimenti. Ma noi rimaniamo positivi, abbiamo sentito Sala che si è detto fiducioso sulla delibera favorevole; qualora non ci fosse o ci fossero richieste che stravolgessero il nostro club dovremmo pensare ad una soluzione alternativa che è sempre stata considerata all’inizio che ci permetta di avere uno stadio all’altezza dei club europei e di avere nuove risorse che ci permettano di essere competitivi a livello internazionale. Abbiamo un’alternativa”.

Marotta, che strategia adotterete per essere competitivi anche quest’anno a livello di budget per gennaio?
“Noi come Inter dobbiamo essere pronti a competere per il massimo. Dobbiamo competere per lo Scudetto e per la Supercoppa ed essere protagonisti anche in Champions League, dove ci siamo qualificati. Un premio che l’Inter merita e che dimostra che l’imprevedibilità della Champions ci permette di dare soddisfazioni. A gennaio il mercato non ti dà possibilità di attingere a giocatori di prospettiva e di valore: dobbiamo valutare il gruppo squadra, che ha giocatori forti, quindi dovremmo inserire giocatori più forti. Servirà poi un mix giusto di gioventù ed esperienza. Siamo ottimisti sul valore del gruppo”.

Zhang, quanto crede di accorciare la distanza dal vertice in classifica? Ha fissato un premio Scudetto?
“Nel mondo del calcio riscontriamo che ogni stagione è diversa dalla precedente. Sono passate circa dieci giornate, tutto è aperto. Siamo sicuri che la sfida sia ancora aperta. Poi il campionato è altamente competitivo, tutti crediamo di poter rosicchiare terreno e competere per il titolo. La storia può ripetersi. Ogni partita conta, a prescindere dalla forza degli avversari. I ragazzi sanno cosa ci si aspetta da loro per essere all’altezza nelle competizioni nazionali e internazionali. E anche senza l’incentivo dei premi i nostri giocatori sanno che devono lottare per il massimo”.

Zhang, ci sarà il rinnovo di Skriniar? E sono previsti altri investimenti per la squadra?
“Le voci sono voci. Ogni anno abbiamo rinforzato la rosa, i tifosi e noi stessi ci aspettiamo di essere sempre competitivi, creare un percorso positivo in campo e fuori. Abbiamo deciso di tenere con noi i capisaldi della rosa quest’estate. Ma ciò non significa non considerare le offerte giuste, bisogna sempre pensare all’aspetto logico, di avere giocatori con lo stipendio giusto. Se ci sono offerte giuste bisogna sempre considerare se accettare per reinvestire. Dunque penso che per quanto riguarda Skriniar, sono sicuro che lui sappia il significato di questo club. Lui ama i nostri colori, e quindi sono sicuro che troveremo un accordo per entrambe le parti. La situazione non mi preoccupa per nulla. Cercheremo di garantire che il club rimanga competitivo. Poi valuteremo di finestra in finestra”.

Marotta: “Sono 8 i calciatori i scadenza”

Marotta, può farci il punto sui giocatori in scadenza?
“Sono otto. Sappiamo di avere a che fare con professionisti seri, tutti meriterebbero la conferma. Poi le scelte possono essere differenti, ma la stima per questi uomini rimane intatta per quanto dato al nostro club. Valuteremo prossimamente, ci sono situazioni diverse ma non siamo preoccupati perché tratteremo tutto con il rispetto e la responsabilità”.

Antonello, avete già trovato un partner per la sostituzione di DigitalBits? E in quale settore?
“Non abbiamo ancora individuato il settore, l’asset è di vitale importanza e vanno fatte le giuste valutazioni. Abbiamo tante valutazioni aperte, speriamo di chiudere quanto prima”.

Zhang, in cosa vi assistono Goldman Sachs e Raine?
“Ogni anno sento queste voci. Da sette anni cerchiamo di rendere il team sempre migliore, ci sono dei consiglieri che lavorano a progetti. Ma non ha senso parlare di queste cose perché non abbiamo siglato contratti”.

Antonello, il tema dei 45 milioni e degli oneri finanziari impatta?
“Abbiamo rinegoziato un bond nel 2022, operazione di successo. Il mercato dei capitali sta subendo una forte contrazione legata ad aspetti socio-economici attuali ma abbiamo chiuso l’operazione in tempi utili. Chiaro che ci potrà essere una rinegoziazione dei tassi d’interesse ma ora non ha senso andare sul mercato”.

Zhang, qual è il suo feeling con l’Inter e con Milano? Ha un sogno da condividere?
“Onestamente, quando sono entrato nello stadio, ero nervoso. Ma io ho sempre lavorato con l’obiettivo di migliorare il club in campo e fuori. Scudetto e altri trofei sono sogni, ora abbiamo ottenuto risultati. Il sogno è quello di continuare a vincere perché ogni singolo trofeo è importante e aumenta la competitività. Finché sarò presidente, l’obiettivo sarà vincere in campo e fuori. Sento la pressione e l’ambizione per migliorare, e anche i giocatori sono competitivi. Finché sarò qui l’obiettivo sarà questo, non ci arrenderemo”.

Marotta, entro giugno 2023 ci sarà una cessione importante per raggiungere l’obiettivo di stabilità?
“Ogni offerta va valutata con lungimiranza. Oggi l’area calcistica italiana raggiunge con difficoltà l’obiettivo di sostenibilità. C’è un’involuzione del movimento calcistico italiano, oggi il player trading risulta essere un elemento di ordinaria caratteristica. Nessun club può fare a meno di questa leva, perché ogni club non riesce a creare risorse sufficienti da altre leve. Ogni situazione andrà esaminata. Poi ogni componente andrà esaminata in campo e fuori, quando parliamo di competenza si deve parlare anche del green manager che deve preparare il campo nel migliore dei modi, e di conseguenza migliori allenamenti e performance. Ci sono risorse che non si vedono ma possono dare un grande contributo al raggiungimento dei nostri obiettivi. La finestra del mercato di gennaio è solo complementare”.

Antonello, la vostra posizione sulle parole di Scaroni?
“Stiamo lavorando in sintonia con il Milan sull’area di San Siro. Siamo pronti a qualsiasi scenario, non appena avremo chiarezza sul progetto San Siro potremo definire la nostra strategia”.

Marotta, è un’idea mettere da parte i costi per gli intermediari per preferire lo scouting?
“Uno degli asset è quello economico e finanziario. Gli agenti fanno il loro lavoro, ma ogni giocatore deve capire in che situazione siamo e capire che la loro professione è una delle più belle al mondo. Ci dobbiamo confrontare con quelle figure che sono definite agenti dei calciatori. Io sono nel calcio da 45 anni, anche ad inizio anni ’70 esistevano gli intermediari. All’interno di un club sviluppato bene si può fare a meno di usare queste figure. Sono d’accordo sul potenziamento dell’attività di scouting. Nell’ottica della sostenibilità lo scouting è prezioso, noi riteniamo di mettere tasselli sempre nuovi. Dobbiamo però percorrere in Italia la cultura della sconfitta, che non esiste. Qui non si tiene conto dello sforzo fatto in ambito economico, se ci aiutate possiamo presentare qualche giovane in più. La cosa è difficoltosa, a San Siro come in altre piazze. Dovete anche voi collaborare con noi per evitare che i giovani prendano fischi”

Marotta, cosa l’ha convinta di Inzaghi e come lo ha aiutato nei momenti più difficili? Ci sarà il prolungamento del contratto?
“Ogni decisione è presa in condivisione col management perché in un team vincente ogni componente è fondamentale. In un libro di vittorie ci sono pagine, Conte ne ha scritta una importante dopodiché Inzaghi ne ha scritta subito un’altra perché due trofei su tre sono suoi. A dimostrazione che il nostro percorso vincente continua e che in lui abbiamo riscontrato le skills che cercavamo in un allenatore: giovane, italiano, che ha vinto e che ha aiutato a raggiungere gli obiettivi. Inzaghi ha dimostrato di avere le qualità per raggiungere un alto livello di prestigio e speriamo che possa raggiungerlo con noi. Non tutti ci accreditavano negli ottavi di Champions, il merito è anche suo per aver amalgamato il gruppo. Faticavamo a capire perché non ottenevamo risultati, ma la maturità dei giocatori che si sono ritrovati tra loro ha fatto sì che ci ritrovassimo sul cammino degli obiettivi “.

 Antonello, può anticiparci le cifre alle quali ambite con Nike? Gli ottavi Champions possono aiutare ad ottenere una nuova cifra che vi avvicini ai top team europei?
“Siamo alle fasi conclusive della trattativa. Siamo da 25 anni insieme con loro, la volontà di crescere insieme giocherà un ruolo importante per questo rinnovo. Non possiamo dichiarare le cifre, ma sicuramente questo contratto ci riposizionerà a livello europeo tra i vari club sponsorizzati. Siamo l’unico club Nike in Italia, abbiamo grande fiducia per questo rinnovo e grande soddisfazione da entrambe le parti per un futuro che auspichiamo ricco di grandi successi”.

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