Home Inter News Cruz: “Ecco i gemelli del gol della nuova Inter”

Cruz: “Ecco i gemelli del gol della nuova Inter”

I gemelli del gol parlano argentino, parola di Cruz

Lautaro Martinez e Correa ph: Fornelli/Keypress

Cruz punta su Correa e Lautaro Martinez

L’ex attaccante di Bologna e Inter Julio Ricardo Cruz commenta cosi le prestazioni di Lautaro Martinez e Correa ai microfoni della gazzetta dello sport: “I nuovi gemelli del gol? Sì, mi piace: è una definizione corretta. Ho visto la gara dell’Argentina contro il Venezuela, assieme ad amici: Lautaro e Correa si trovano come avessero il GPS, si capiscono, si cercano e segnano. Il fatto che giochino assieme sia nella Selecciòn e sia nell’Inter li renderà ancora più forti. Più affini. Più… tutto”.

È coppia, considerando anche Dzeko, da alta Champions?

“Lo è, poi sapete come va la Champions: devi dimostrarti sempre all’altezza. La verità è che non ci sono più le “rose” piene di grandi bomber come una volta, forse oggi solo il PSG ne ha una così; nella mia Inter c’eravamo io, Crespo, Adriano, Vieri, Recoba, Martins, Ibra: solo pensare una quantità tale nel calcio di oggi sembra impossibile. Ora, si deve scegliere bene: e la coppia loro è perfetta”.
Assomiglia a qualche altra dell’Inter?
“Non so, ma è un duo da Top 10 negli ultimi anni di coppie interiste”.

Nel dettaglio: cosa le piace dell’uno e dell’altro?
“El Tucu è forte, tecnico, ha carattere, arriva sempre alla porta, quel che deve fare lo fa, ha due piedi quasi equivalenti, quando deve segnare… segna. E Lautaro, ora che non c’è più Lukaku, si sentirà più sicuro. E titolare. E in fiducia. Si vede che loro si cercano, si trovano: aumentando pericolosità con la loro qualità indiscutibile”.

L’Inter è ancora da scudetto?
“Assolutamente sì. E sa una cosa, oltre ad essere contento di Simone Inzaghi che conosco bene come un ragazzo e un professionista esemplari: Lautaro e Correa danno l’idea di divertirsi a giocare assieme. Quando per lungo tempo, con Mancini, io e Ibra facevamo coppia in campo, molti dicevano che non potevamo giocare assieme. Macché: grandi gol e divertimento. E così mi sembrano loro: si divertono a cercarsi. E questo può essere scatenante”.

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