Home Inter News Inter-Perisic, il “caso” e la verità (apparente)

Inter-Perisic, il “caso” e la verità (apparente)

I dubbi sul rinnovo di Perisic

IVAN PERISIC PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il “caso” Perisic sembra essersi scagliato contro l’Inter come un fulmine a ciel sereno: ma è veramente così?

Qui sotto verranno riportate le parole di Perisic dopo la finale di Coppa Italia vinta contro la Juventus.

Perisic sul rinnovo di contratto:“Non si aspetta l’ultimo momento con i giocatori importanti, non si fa così”.

Bisogna analizzare concetto per concetto le parole del croato per potergli dare ragione o torto.

L’Inter tra metà dicembre e metà febbraio ha usato i 250 milioni arrivati dal fondo Oaktree in parte per coprire i danni gravati dalla situazione Covid-19 e in parte per formulare dei rinnovi di contratto. Da qui arrivano i rinnovi di Lautaro Martinez, Nicolò Barella, Federico Dimarco, Marcelo Brozovic e la triade Marotta-Ausilio-Baccin oltre che prendere un sostituto dello stesso Ivan Perisic, una punta in prestito secco come Felipe Caicedo e con tutta probabilità un portiere per il futuro come Onana.

Si sono dimenticati di Ivan Perisic? Si sono dimenticati di un centrocampista che nel totale di questa stagione ha fatto 47 partite, 9 gol e 7 assist? Francamente mi sembra impossibile.

Da qui nascono delle costruzioni logiche e dei miei pareri personali: evidentemente il croato nel periodo rinnovi sopra citato non ha dato tanta disponibilità alla trattativa, al fine di portare la dirigenza a trovare un suo sostituto come Robin Gosens. Ridurre il tutto ad una questione di soldi, lo trovo sbagliato, avendo avuto un anno in bilancio simile al 2019 dove eravamo in crescita, avendo lo stadio quasi tutto aperto per il periodo della stagione calcistica e avendo più soldi dagli sponsor oltre al prestito di Oaktree.

I contatti tra l’entourage del 33enne e la società saranno stati pochi e/o poco proficui atti a trovare una soluzione valida per entrambi. 

Allora perché ha tuonato contro la società in quella intervista? Se fosse un giocatore destinato alla partenza avrebbe schivato la domanda e sarebbe tornato a festeggiare, la risposta rude e secca connota una velata voglia del giocatore di rimanere e dato che gli ultimi contatti saranno stati prima dell’arrivo di Gosens secondo me (rientriamo nel campo dei pareri personali) saranno destinati a rincontrarsi, qualunque sia la soluzione finale.

Non si può dire che uno abbia ragione o che l’altro abbia torto e come nel migliore dei casi la verità sta nel mezzo, forse.

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