Home Inter News Inzaghi: “Sarà dura ma dobbiamo provarci. Non firmo per il pari”

Inzaghi: “Sarà dura ma dobbiamo provarci. Non firmo per il pari”

Il tecnico vuole un'altra grande prestazione dei suoi

LA GRINTA DI SIMONE INZAGHI CHE PROVA A CARICARE LA SQUADRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Barcellona, che si attende infuocata visto il risultato dell’andata e gli episodi arbitrali.

Un tuo precedessore, Trapattoni, diceva che bisogna dare il 120%: che occasione è per voi domani sera?
“All’andata avevo detto che avevamo sfruttato l’occasione, sappiamo che è importantissima. Sapevamo che bisognava fare qualcosa di straordinario dopo il sorteggio, ci stiamo giocando il girone con tutte le nostre forze. Sarà dura, siamo l’Inter e cerchiamo di fare la nostra partita. Dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme e mettere in difficoltà il Barcellona”.

Teme l’arbitraggio?
“Solitamente non ne parlo mai delle decisioni arbitrali, ho solo visto che gli arbitri di martedì scorso sono in campo, l’Uefa ha giudicato buona la loro prestazione. Dovremo mettere forza, aggressività, determinazione. La gara d’andata l’abbiamo fatta nel migliore dei modi”.

Sembra di rivivere il 2010, domani sera i i tifosi interisti non possono andare vestiti di nerazzurro nella zone dello stadio non dedicate agli ospiti. 
“Io la vivo serenamente, in casa nostra i tifosi sono sempre i benvenuti. A fine partita, a San Siro, ho salutato cordialmente Laporta, ho trovato massima educazione da parte del Barça”.

Xavi e Pedri hanno parlato di un’Inter difensiva.
“Assolutamente no, la mia storia qua all’Inter la sappiamo e la sapete. Abbiamo fatto mesi di bel calcio riconosciuto in Italia e in Europa, poi ci sono momenti particolari come la partita di andata che arrivava dopo due ko. Nel primo tempo la squadra mi ha soddisfatto, nella ripresa abbiamo sofferto insieme con un blocco basso per togliere spazio al Barcellona”.

Giocherà con un play difensivo?
“La formazione non la sanno neanche i  giocatori, mi porto dei dubbi. Posso cambiare, ho ancora tempo per decidere: ho due attaccanti di ruolo, come Dzeko e Lautaro, che vengono da 3-4 partite consecutive, eventualmente posso alzare Calhanoglu e Mkhitaryan nel ruolo di seconda punta se decido di tenerne uno in panchina. Se parto con loro due, ho Carboni e Curatolo in panchina, gli infortuni capitano a tutti. Mi sarebbe piaciuto che le due squadre fossero al completo. Gran parte della partita passerà dalla fase di non possesso, ma anche noi abbiamo giocatori di qualità che sanno tenere palla, dovremo cercare di palleggiare meglio rispetto all’andata perché non siamo a San Siro”.

Il Barcellona non ha fatto bene a Milano, merito dell’Inter o altro?
“Io dico che gran parte del merito è stato dell’Inter, ho visto la partita di Maiorca, contro il Celta… Il Barcellona ha sempre giocato un buon calcio anche nelle sconfitte europee. Sappiamo che a San Siro abbiamo concesso poco, obiettivamente Onana non ha fatto grandissime parate. Stasera sarà diverso, lo stadio sarà caldo, noi dovremo essere squadra grazie all’accompagnamento dei nostri tifosi. Servirà un’impresa perché le italiane qui hanno fatto fatica”.

Si può puntare sulla concretezza contro il possesso palla sterile del Barça?
“Ogni gara ha una storia a sé, il Barcellona non meritava di perdere a Monaco. All’andata abbiamo fatto una grande partita da squadra aggressiva, compatta e determinata. Mi sarebbe piaciuto giocare a San Siro, ci siamo preparati per una partita all’altezza dell’Inter”.

Come si fa a tenere la squadra calma?
“In squadra ho giocatori abituati, hanno una certa esperienza, siamo una squadra matura. Sappiamo che ci saranno momenti di sofferenza e altri in cui dovremo essere lucidi con la palla”.

Xavi ha parlato di finale, può essere controproducente per il Barcellona?
“Dovremo fare una gara attenta, nei particolari. Il Barcellona farà tanti cross, dovremo essere bravi a marcare dentro l’area. Ci aspettavamo il rischio di capitare in questo girone, possiamo fare del nostro meglio dopo aver raccolto sei punti. Dieci punti potrebbero bastare come no, affrontiamo la partita come se fosse decisiva”.

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