Simone Inzaghi, tecnico dell‘Inter ha parlato nel post gara della sfida contro l’Inter ai microfoni di Sky Sport.
“Siamo stati raggiunti due volte, ma la squadra ci ha sempre creduto. Vittoria importantissima per la convinzione, al di là dei tre punti. Partita in controllo nella prima parte, poi abbiamo perso un po’ le distanze dopo l’1-2. Ma ci abbiamo creduto e il grande segnale è arrivato anche da chi è entrato”.
Si poteva palleggiare di più e mettere in ghiaccio la partita?
“Certo, eravamo in controllo, sul 2-0 e giocavamo molto bene. Poi una volta preso gol ci siamo innervositi e non va bene, dovevamo continuare a fare quello che stavamo facendo. Un rigore ci può stare… Ma bravissimi poi a reagire e a crederci fino alla fine”.
Ora rientrano Lukaku e Brozovic: sono bei problemi giusto?
“Certo, non vediamo l’ora. Non li ho mai avuti in questo tour-de-force. Rientrano loro due e anche Gagliardini. Abbiamo ragazzi giovani, ma giocare qui o a Barcellona non è semplice. Siamo in 17 di movimento, aspettiamo questi rientri che ci aiuteranno tantissimo”.
Lautaro tra i migliori attaccanti della A, però Correa non riesce a incidere…
“Non sono mai stato preoccupato di Lautaro quando non segnava. Per la squadra e in allenamento fa sempre tutto quello che deve. Correa è un giocatore di grandissima qualità, penalizzato dagli infortuni. Ma stasera ha fatto molto bene, al servizio della squadra, poi è normale che ha bisogno di continuità. Nella Lazio giocava sempre, qui all’Inter è diverso, ma può solo crescere”.
Tre immagini del match: Handanovic che parla a Onana dopo il gol, tu che resti seduto al 4-3 e Zhang in tribuna.
“Sulla proprietà, come i dirigenti, sono sempre molto presenti. Il presidente è stato con noi anche in treno: presenza molto importante come quella di Marotta, Ausilio, Ferri… tutti vogliono il bene dell’Inter. Io non ho esultato perché può sempre succedere qualcosa. Su Handanovic: lui è il nostro capitano, in questo momento ha un problema a un dito che speriamo si possa risolvere presto. Mi porto dietro l’abbraccio dei ragazzi perché hanno dato un segnale importante”.
Qual è la cosa più importante che è emersa dal vertice prima del Barcellona?
“I confronti ci sono quotidianamente, giocando ogni tre igorni siamo più in sala video che in campo. Qui c’è un’anima importante, con giocatori che hanno vinto e vogliono continuare a farlo. Ora ci giochiamo un ottavo di Champions e in campionato vogliamo essere lì, aspettando il rientro di giocatori importantissimi fuori da tanto tempo”.