Robin Gosens non sta nella pelle. L’esterno tedesco non vede l’ora di scendere in campo con la maglia nerazzurra e in queste ore ha parlato ai microfoni di Kicker.
Queste le sue parole:
“Ho pensato al Newcastle, ma non mai preso in considerazione quell’ipotesi. Avrei potuto guadagnare molto di più, ma c’erano troppi contro. Avrei messo a repentaglio i miei obiettivi sportivi. A fine carriera, vorrei guardarmi allo specchio e dire: ‘Ho ottenuto il massimo dalla mia carriera sportiva’. Trovo discutibile questo basare tutto sui soldi. Sono un romantico del calcio e comunque all’Inter guadagno bene”.
Sulla trattativa con l’Atalanta ha spiegato vari retrosceni:
“Un trasferimento incredibile. Me ne devo ancora rendere conto, non me l’aspettavo. Dopo le ultime due stagioni avevo pensato a cambiare club ma non ero pronto anche se è stata una bella sorpresa. “Lunedì sera ho ricevuto diversi messaggi dal mio agente, ma ero già a letto. Ha detto che il direttore sportivo dell’Inter lo aveva convocato nel suo ufficio a Milano perché voleva acquistarmi a gennaio. Si parlava di Inter già nel 2020 quindi ho voluto andarci cauto, ma mi ha rassicurato dicendomi che stavolta le cose potevano andare meglio. Martedì tutto si è evoluto molto velocemente, i club si sono incontrati e hanno subito cercato di far sì che le cose andassero per il verso giusto. il giorno seguente i due club si erano già messi d’accordo e io ero già a Milano”.
E sul suo vecchio club l’esterno ha parlato così:
“Quando ho salutato i compagni nello spogliatoio, sono andato nell’ufficio di Percassi e gli ho chiesto perché mi vendessero adesso.” Il presidente mi ha risposto: “A noi ci è convenuto e tu meritai un grande club, hai dato il massimo per noi. Ora è arrivato questo top club e ti abbiamo lasciato andare. Ti auguriamo di fare bene. L’Atalanta mi ha comprato a un milione e mi ha venduto a una cifra considerevole: è stata una situazione che ha favorito tutti”.