Inzaghi: “Complimenti al Milan ma sono orgoglioso dei miei. Nei prossimi giorni mi vedrò con Zhang”

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Inzaghi
delusione Simone Inzaghi ph: Fornelli/Keypress

Inzaghi è rammaricato per lo scudetto perso anche se come sottolineato dal tecnico ai microfoni di DAZN, la squadra nerazzurra ha fatto tutto il possibile nonostante i due punti di vantaggio che in quest’ultima giornata si sono rivelati importanti.

Quale sentimento prevale?
“Penso orgoglio. L’applauso finale dello stadio e come ci hanno accolti all’arrivo… tutto molto bello. Complimenti al gurppo per l’ottima stagione che poteva essere straordinaria con lo scudetto. Complimenti al Milan per gli 86 punti, ma anche a noi che ne abbiamo fatti 84. Sono orgoglioso di questo gruppo, abbiamo fatto grandi cose. Come il Milan”.

Cosa ha avuto il Milan in più?
“Due punti. E sono stati continui nel finale. Poi io guardo solo a casa mia: il doppio confronto con il Liverpool ha influito in quel periodo, ma 84 punti sono tanti. Faccio un plauso ai miei, poi nei prossimi giorni analizzeremo dove avremmo potuto fare di più e vincere anche lo scudetto”.

Ora ripartirete ancora più carichi?
“Ovviamente sì. Siamo l’Inter, abbiamo vinto due trofei, ma ti resta l’amaro in bocca per come ci è sfuggito il tricolore. Dovremo cercare di limare quei 2 punti tra noi e il Milan”.

C’è comunque da essere soddisfatti per il percorso.
“Decisamente. Percorso lungo e impegnativo. Due trofei e in Champions abbiamo perso con Real e Liverpool. Ma devo essere coerente e dire che arrivare secondi non piace a nessuno. Chiaramente, difficile da scordare le vittorie”.

Ha parlato con Zhang?
“Ci incontreremo nei prossimi giorni e discuteremo a mente fredda. Bisogna fare le cose per bene perché questi tifosi meritano altre gioie”.

Su Pioli?
“Bisogna fare i complimenti per questo bellissimo duello. Ci siamo affrontati 4 volte, ci siamo giocati questo scudetto fino alle fine. Onore anche al Milan”.

Sono passati 318 giorni dall’8 luglio, giorno in cui siete partiti. Qual è stato il momento più duro?
“La più grande soddisfazione è stata quella che siamo passati dai pronostici che ci vedevano fuori dai primi quattro posti a darci lo scudetto sul petto già a gennaio. Da quando sono arrivato, l’opinione sull’Inter è cambiata ed è successo grazie al nostro lavoro”.

Grandissima fase offensiva, diversa rispetto agli anni scorsi.
“Abbiamo un’identità, sempre creato tanto anche in partite in cui poi non abbiamo vinto. Le mie squadre hanno sempre espresso un bellissimo gioco, quindi sono soddisfatto. Nei prossimi giorni analizzeremo dove bisogna andare a migliorare”.

Teme altre brutte sorprese dal mercato?
“Non lo so. Dobbiamo vederci con la società. Lukaku, Hakimi e anche Eriksen erano state perdite molto importanti. Abbiamo lavorato tantissimo per essere ancora competitivi: l’auspicio è che possiamo ripartire nel migliore dei modi, con un organico sempre più competitivo”.

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Redattore SportPaper.it e IMinter.it, esperto di calcio italiano ed estero