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Quando Ronaldo il Fenomeno impressionò il Mondo

Ronaldo, il fenomeno

Luìs Nazàrio de Lima, da tutti conosciuto come Ronaldo, è stato uno dei calciatori più forti della storia, che ha fatto le fortune dell’Inter dal 1997 al 2002.

Un attaccante completo: rapido e tecnico, nel lungo e nello stretto, velocità e dribbling, finalizzatore e rifinitore.

L’ineffabilità di Ronaldo è sotto gli occhi di tutti, stupì San Siro con le sue giocate ed i suoi gol.

Ma forse, più delle giocate in campo, a stupire il Mondo è stata la sua facile adattabilità ad ogni contesto: è passato dal Brasile all’Olanda e dalla Spagna all’Italia (viaggio compiuto 2 volte).

L’approdo all’Inter è stato eccellente, ha portato una ventata di aria fresca al reparto offensivo, dando più alternative e più imprevedibilità. Il suo primo anno all’Inter è stato anche l’unico che ha portato un trofeo in bacheca in questa esperienza nerazzurra: la Coppa UEFA.

Quella finale è una lectio magistralis di come si fa l’attaccante, culminato da un gol rimasto nelle memorie dei tifosi della Beneamata: una serie di doppi passi mettendo successivamente a sedere Luca Marchegiani che non può far altro che raccogliere il pallone il pallone in fondo al sacco.

La chiusura del capitolo meneghino (il primo, dopo ci sarà la parentesi al Milan) è la più tragica che si potesse pensare. Però, in quel caldo pomeriggio romano del 5 maggio 2002, si può raffigurare un Ronaldo sconsolato, notando un’altra sfaccettatura del carattere del brasiliano, un’anima legata a quei colori che ancora porta con sé.

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