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Monza-Inter, gli errori e le parole di Inzaghi a tre giorni di distanza

Il tecnico sotto accusa per la sfida con

SIMONE INZAGHI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il Monza trova il pareggio nel finale con lo sventurato autogol di Dumfries in contrasto aereo con l’ex Caldirola.

Diversi errori da penna rossa, su tutti l’atteggiamento dell’Inter stessa, in un finale di partita così concitato, la concentrazione deve necessariamente aumentare e concedere un gol in zona Cesarini, fa capire che la garra e la motivazione di vincere la partita è molto bassa.

La ripartenza del Monza nasce da una palla persa a centrocampo di Mkhitaryan che, troppo leziosamente, tenta di saltare l’uomo con un sombrero, invece che comportarsi in maniera differente, pur di tenere il pallone.

Inoltre, i cambi di Inzaghi, abbastanza forzati data la richiesta di cambio di Barella e Calhanoglu, non hanno rivitalizzato la squadra, anzi, tuttalpiù spenta. Gagliardini, Lukaku e Dumfries non hanno dato l’aiuto che si sperava e la risultante è un pareggio goffo e purtroppo anche meritato.

Gli errori dell’arbitro Jean Luca Sacchi sono evidenti ed eloquenti, ma attribuirgli le colpe di questo pareggio è un omicidio al pensiero razionale, che prima di tutto vede i propri errori piuttosto che addossarli a terze parti.

L’errore dell’arbitro (anche così evidente) in una classe arbitrale che sta perdendo qualità con il passare del tempo, è da tenere in conto (con infiniti “purtroppo”). Allora le parole di Inzaghi post Inter-Napoli non erano così sbagliate, se si vanno rilette e non travisate. Il mister dopo quella partita disse agli addetti ai lavori:

“Il calcio dovrà sempre migliorare, sarà un giorno fantastico quando noi allenatori e addetti ai lavori non guarderemo più l’arbitro che andrà a dirigere la nostra partita”.

Fu oggetto di scherno dopo Monza-Inter, ma se rilette con un’altra chiave di lettura, assumono un altro significato. Inzaghi non si riferiva alle lamentele che molto spesso gli allenatori (soprattutto lui stesso) fanno agli arbitri, ma era legato ad un discorso generale: quando ci sarà quel giorno fantastico tanto voluto da Inzaghi, sarà perché dirigerà la gara un buon arbitro indipendentemente dal nome che si leggerà dopo le assegnazioni.

Tra letture e riletture, però l’Inter perde 2 punti dalla vetta e la lotta scudetto è sempre più lontana, tanti i rimorsi, che fanno capire che la qualità della squadra c’è, serve un cambio di registro, che ancora non si vede da quando il mister piacentino si trova sulla panchina dell’Inter.

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