Il procuratore di Lautaro Martinez in visita di cortesia
Non di solo Lautaro Martinez vive l’Inter. E nemmeno lui, Alejandro Camano, suo procuratore che pure in lui ha uno dei puledri più prestigiosi della sua scuderia. Camano ha fatto visita alla sede dell’Inter in via della Liberazione ma il suo campo visivo si è allargato rispetto all’asso argentino fresco di titolo mondiale. E, quantunque egli l’abbia segnata nella sua agenda come “visita di cortesia”, ci sarà pure stato l’angolo caffè o aperitivo tutti insieme appassionatamente ma poi della polpa è emersa. E questa polpa è scorsa nell’album delle figurine che Camano ha illustrato all’Inter con gli altri giovani di belle speranze destinati, magari, un giorno, a ripercorrere le orme di Lautaro. Intanto lui lancia il sasso nello stagno: “questo ha piedi buoni, questo vi potrebbe fare comodo, questo vi può fare la felicità sulla fascia laterale destra”. E via cum similis rebus.
Sguardo puntato su qualche giovane di belle speranze
Ma, se a loro li ha fatti vedere con tanto di nomi e cognomi a loro dati dai genitori all’ufficio anagrafe, a chi ha provato extra concilium nerazzurro a fargliene fare qualcuno ha opposto una bocca chiusa a doppia mandata. Non prima, però, di avere sottolineato un concetto chiave: io propongo, la dirigenza dispone. Cioè, declinato in altri termini da lui stesso, “Piero (Ausilio, ma questa è nota del redattore perchè tra loro si chiamano per nome) conosce bene il mercato e fa le sue valutazioni”. Quanto a Lautaro, Camano risponde con eguale brevità telegrammatica per inviare tre messaggi: giocatore sta in beatitudine all’Inter stop, ha ancora il gaudemus che gli balla in gola per l’acquisita Supercoppa che è pure un po’ figlia sua stop, avrebbe voluto ballare il tango di giubilo dopo la sfida con l’Empoli ma gli è rimasta la voglia che non ha potuto concretizzare stop. Stop per ora. Ma l’esito dell’incontro fa credere che un go, con un riavvio dei motori, sia dietro l’angolo.