Nerazzurri e vincenti, la serata di Lautaro Martinez
Notte magica per i nerazzurri che in meno di tre settimane sconfiggono il Milan in ben due occasioni: dalla Supercoppa al campionato, l’Inter rifila ben 4 reti complessive ai cugini, senza subire.. ne gol, né niente altro.
E’ di nuovo Lautaro Martinez a punire il Milan e trascinare i suoi nell’importantissima vittoria della stracittadina meneghina. Ora i nerazzurri brindano a un secondo posto in classifica in solitaria, con i rossoneri che, invece, scalano addirittura in sesta posizione, complice anche la vittoria della Roma che sale a 40 punti, alle spalle dell’Inter, salendo in terza posizione. Manca ancora la Lazio, però, che nel posticipo in programma questa sera in casa del Verona, potrebbe ulteriormente allungare sul Milan, ora a pari punti.
Continua la scalata del Napoli verso lo scudetto che, dopo un primo tempo a reti bianche nella dimora dello Spezia, trova poi la super vittoria nel secondo, grazie a Kvaratskhelia e alla doppietta di Osimhen. Vince anche l’Atalanta sul campo del Sassuolo, portandosi in parità di punteggio con il Milan, ma sopra per differenza reti. I nerazzurri si confermano momentaneamente la seconda forza del campionato, portandosi ora a 43 punti: dietro la Roma a -3, ma il problema è sempre il Napoli che, forte dei suoi 56 punti, tiene a debita distanza i nerazzurri.
NEL SEGNO DEL TORO: I NUMERI DELL’ARGENTINO
E’ strabiliante. E’ sensazionale. Lautaro Martinez non ha mai avuto pietà contro il Milan. Per i rossoneri, il Toro rappresenta sempre un pericolo, una vera e propria bestia nera.
Sono i numeri a confermarlo. Quando il Toro vede rosso (…e nero) diventa un infallibile cecchino. In 12 derby disputati, il numero diez è andato a segno ben 7 volte. Numeri impressionanti per l’argentino che diventa, così, il secondo giocatore nella storia dell’Inter ad aver segnato più gol contro il Milan: davanti a lui solo Istvan Nyers, all’Inter dal 1948 al 1954, con 11 gol ai rossoneri.
E’ STATO UN DOPPIO DERBY: PRIMA SUGLI SPALTI, POI SUL CAMPO
Il Meazza è già quasi completamente colmo e i tifosi, in clima derby, già cantano a sostegno delle loro squadre un’ora prima del fischio d’inizio.
La Curva Sud esibisce il suo striscione “I campioni d’Italia salutano i campioni d’Arabia” ironizzando sulla Supercoppa vinta dai nerazzurri, proprio contro la loro squadra. Una sconfitta che, a quanto pare, brucia ancora. Non tarda, però, ad arrivare la risposta del tifo organizzato di casa, che mostra uno striscione che dice “Anche a Riyad l’ennesima dimostrazione… il diavolo in ginocchio al cospetto del biscione”.
Poco dopo le 20, i primi a entrare sul terreno di gioco per il riscaldamento sono i rossoneri, e dopo pochi minuti fanno il loro ingresso, osannati e attesi dal pubblico, anche i ragazzi di Inzaghi.
Arriva il momento delle formazioni ufficiali ad anticipare il fischio d’inizio. L’Inter, con il suo 3-5-2 ormai marchio di fabbrica, schiera Bastoni, Skriniar e Acerbi a copertura di Onana tra i pali, nella metà campo Darmian, Dimarco, Barella, Mkhitaryan e il grande ex di gara, Hakan Calhanoglu. In avanti, la coppia Dzeko-Lautaro.
Pioli, invece, tenta l’esperimento un po’ azzardato e propone un modulo a specchio: 3-5-2 anche per loro, che costringe la squadra a dover fare a meno di Leao titolare in un momento già difficile per loro. Tatarusanu difende la porta, e salva i rossoneri in più occasioni, davanti a lui Gabbia, Kjaer e Kalulu, poi capitan Calabria, unico diffidato del match, con Messias, Krunic, Tonali e Theo Hernandez, mentre per l’attacco, Pioli, schiera Giroud e Origi.
E’ il momento delle coreografie, da sempre un vanto nel mondo del calcio, soprattutto in un derby. La Curva Nord sfoggia, con l’aiuto delle bandierine colorate, un biscione nerazzurro, da sempre simbolo della squadra, disposto su tutti e tre gli anelli del settore verde, mentre i tifosi avversari esibiscono, al secondo blu, un incitamento ai loro “FORZA DIAVOLO!”. Che, però, pare non sia stato sufficiente.
LA SFIDA
Trascorsi solo due minuti dal fischio d’inizio, Lautaro sembra già agguerrito e cerca subito il tiro in porta alla ricerca del vantaggio immediato.
E’ un primo tempo che vede i nerazzurri protagonisti su tutti i fronti, che si impossessano in toto del campo e dominano interamente la partita contro un Milan decisamente troppo sottotono. L’Inter gioca quasi tutti i primi 45 minuti nella metà campo avversaria, alla continua ricerca del vantaggio che poi trova al 34’ con, ovviamente, Lautaro Martinez. Un gran gol che arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo lanciato da Calhanoglu che, con precisione, immette il pallone in mezzo all’area a trovare la testa del Toro che, impeccabile, insacca in rete alle spalle di Tararusanu. E così termina il primo tempo che, volendo, poteva tranquillamente chiudersi con qualche rete in più da parte dell’Inter.
La seconda frazione di gioco è niente meno che la replica del primo tempo, con i nerazzurri ancora in assedio, che non lasciano troppo spazio agli avversari. Negli ultimi 10 minuti, prima arbitro e poi Var annullano due gol ai nerazzurri che, però, non si scoraggiano e difendono con tenacia e determinazione il loro vantaggio. Così anche nei 5 minuti finali concessi per il recupero, quando poi il Meazza si trasforma in una bolgia di festeggiamenti dipinti di nero e di blu, sulle note di un ironico “Pioli is on fire” o.. “Pioli is on ferie” come cita il web in queste ultime ore.
Partita bella, per nulla sofferta e con una vittoria più che meritata per Inzaghi e la sua squadra.
Bravi tutti, voto 10!