Il capitano deve esprimere i valori suoi e della società
Il suo concetto è chiaro: essere capitano non è solo questione di avere una fascia al braccio. Significa, prima di tutto, equilibrio, personalità, valori. L’affermazione non viene da una discussione tra calciofili davanti a un caffè ma dall’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta. Che, intervenuto alla presentazione del volume “Società sportiva 2030” , ultima fatica letteraria di Massimo Achini imperniata sulle “idee per generare il futuro in una società sportiva”, si è espresso al riguardo con grande nitidezza: “dentro la fascia di capitano – ha affermato – ci sono dei valori che devono essere recepiti dal potenziale indossatore della fascia”.
Le ricette di Marotta per un buon capitano. senso di appartenenza e amore verso il club
Chiare le premesse, altrettanto cristallino il corollario finale: “i giocatori che non recepiscono questi valori non possono essere candidati”. E, per spingere il discorso ancora più in profondità, ha aggiunto che cosa si debba intendere a suo avviso per valori tracciando due strade. La prima porta al “senso di appartenenza”, la seconda all'”amore verso il club”. Il tema, peraltro, è di quelli che stanno movimentando non poco l’ambiente della squadra del biscione. Il discorso di Marotta non è quindi da ascrivere al novero delle considerazioni generali e d’accademia ma è ritagliato su misura sul dibattito in corso nello spogliatoio nerazzurro in materia.