Queste le parole di Josè Mourinho, ex allenatore dell’Inter ora alla Roma, che oggi ha parlato in conferenza stampa. Si sente l’artefice di questo percorso europeo della Roma? “No, se loro ringraziano me, io ringrazio loro”.
La vittoria della finale d’Europa League cambierà il suo futuro?
“Il mio unico focus è la finale. Un pochino la preparazione della Fiorentina, ma di più la finale. Tutto è secondario poi quando si gioca una finale. Non c’è motivo per ottimismo, non c’è motivo per il pessimismo. Vogliamo solo giocare la finale. Abbiamo fatto tanto per stare in questa finale che vogliamo giocare. Sarà facilissimo prepararla. Non voglio sapere di classifica, di Champions. Mi interessa solo la finale. Spero e mi fido che romanisti e tifosi del Siviglia possano fare un bel giorno lì a Budapest”.
Lei ha sottolineato come sia importante godersi questa finale insieme alla sua tifoseria. Ci colpisce l’affetto dei suoi tifosi:
“Spero che le mie parole non vengano interpretate male, ma l’unico club per cui non sento un legame stretto è il Tottenham. In tutti gli altri c’è sempre stato questo legame forte tra noi, questo perché la gente non è stupida. Non è una questione di vincere o non vincere, do tutto. Il tifoso percepisce che ogni giorno lavoro e lotto per loro. Nel mio caso sono romanista, madridista, interista perché è una cosa reciproca. Sarò per sempre legato alla Roma, così come lo sono a tutti gli altri club che ho allenato”.
Dovesse vincere l’Europa League con la Roma sarebbe la sua più grande impresa?
“Non mi piace parlare prima, mi piace giocare tanto. Peccato di non poter giocare una finale ogni settimana. Non sto pensando a me stesso. Ma ai giocatori e ai tifosi. Parlare poco e non mi stanco di ripeterlo: vogliamo giocare e mercoledì saremo lì”.