Simone Inzaghi torna a parlare ai microfoni della Uefa e si prepara alla finalissima di sabato sera contro il Manchester City di Guardiola, abile avversario. Ecco le sue emozioni a pochi giorni dal grande giorno. “Stagione fin qui straordinaria, perché abbiamo raggiunto una finale che tutti avevamo sognato e lo abbiamo fatto con grande stile. Un’altra parola che userei è ‘insieme’, perché insieme al nostro pubblico, con i nostri tifosi, abbiamo fatto qualcosa che si pensava fosse irraggiungibile. Ma tutti insieme, abbiamo dimostrato che si può ottenere qualsiasi cosa. Ora dobbiamo coronare tutto ciò che abbiamo fatto con questa finale, che sarà emozionante da guardare”.
Lo scontro con il Milan in semifinale
“Sappiamo cosa significa per Milano come città, e in quattro mesi e mezzo abbiamo vinto quattro derby, quindi sappiamo che tipo di soddisfazione abbiamo dato ai nostri tifosi. Abbiamo meritato di vincere la semifinale grazie ai giocatori, aggressivi, determinati e con una voglia immensa. Abbiamo avuto un approccio unico all’andata, dove abbiamo segnato due gol all’inizio ma avremmo potuto farne di più, e quel buon inizio ci ha aiutato molto”.
Il momento della finale
“Sarà una partita molto difficile. Le probabilità non sono a nostro favore, ma questo è ciò che rende il calcio così emozionante. Giochiamo contro una delle squadre più forti del mondo, con un allenatore che tutti conosciamo bene, ma cercheremo di farci trovare pronti. Il nostro approccio non cambierà. Ci saranno momenti durante la partita in cui dovremo essere più offensivi e altri in cui dovremo essere forti in difesa. Abbiamo ancora un po’ di tempo per prepararci e stiamo prendendo in considerazione ogni singolo dettaglio”.
Sul rivale Guardiola
“Ha creato un movimento con il suo modo di avvicinarsi al calcio e il suo stile di gioco, che risale ai tempi del Barcellona. Ha continuato a migliorare giorno dopo giorno, quindi secondo me è giusto che sia considerato uno dei migliori allenatori al mondo. Il Man City ha un’organizzazione impeccabile. È una squadra che ha grandi individui ma che comunque gioca sempre da squadra”.
Un pensiero su Lautaro Martinez
“Sicuramente è un leader. È ancora molto giovane, ma è appena diventato un campione del mondo, ha già vinto tanti trofei qui all’Inter, e oltre ad essere un bravissimo ragazzo ha un forte senso di appartenenza. Non accetta l’idea di perdere e questo lo rende un ottimo leader”.