Beppe Marotta, ad sport dell’Inter, torna a parlare dal Grand Hotel di Rimini, soffermandosi ai microfoni di Sky Sport, partendo ovviamente dall’operazione Marcelo Brozovic
Calciomercato Inter, le parole del ds nerazzurro
La volontà di Brozovic è lasciare l’Inter?
“Dobbiamo capire se le proposte dell’Al Nassr sono soddisfacenti per lui”.
Se non cedete Brozovic non potete affondare per un’operazione in entrata?
“Rientra tutto in valutazioni più ampie. Dobbiamo rispettare il concetto di sostenibilità. L’operazione Frattesi non dipende da Brozovic primo perché dobbiamo definire la strategia, poi perché il Sassuolo negozia con chi vuole. Poi interessa, è ovvio”.
Ce la farete a riportare Lukaku all’Inter col tesoretto?
“Colgo l’occasione per ribadire la mia stima verso Piero Ausilio e Dario Baccin che stanno facendo un lavoro egregio. Stiamo affrontando un gioco di squadra per raggiungere gli obiettivi. Un dirigente non deve avere paura di fare brutte figure e puntare al massimo, gli obiettivi sono importanti e nei prossimi giorni valuteremo tutto con calma sempre pensando a quel sostantivo citato prima. Una società di calcio viene vista a volte come una tigre feroce, a volte come una mucca da mungere. In pochi però la vedono come un cavallo robusto che tira un carro molto pesante; siamo bistrattati spesso”.
Ma la volontà di Lukaku come può incontrare le richieste del Chelsea?
“L’operazione è stata fatta dalla precedente proprietà, ora la nuova proprietà deve capire se Lukaku fa parte del loro progetto. Qualora così non fosse, le loro strategie cambiano. Ma non possono immaginare di venderlo ottenendo cifre importanti: l’offerta araba era di 50 milioni, molto lontana da quella che abbiamo ottenuto noi due anni fa quando lo vendemmo”.
“E’ da prendere assolutamente al Fantacalcio, è stato inserito anche tra i convocati della prima squadra dell’Argentina. E’ un figlio d’arte, ha fratelli che stanno facendo molto bene. I figli d’arte sono una garanzia”.
Su Azpilicueta.
“Non nascondo che piace a me, Ausilio e Baccin perché ha una grande esperienza oltre alle qualità agonistiche, oltre all’abitudine alla vittoria. Rappresenta un elemento fondamentale per perseguire il concetto della cultura della vittoria. Pare però che sia allettato da qualche proposta in Spagna e stia valutando il da farsi, è rispettoso aspettare il da farsi”.
L’offerta per Onana non è arrivata?
“No, ci sta lavorando Piero Ausilio”.
Gli arabi sono un’opportunità o un problema?
“Forse entrambe le cose. Da un punto di vista delle società rappresentano cassa, soldi che possono servirci; ma il loro arrivo può causare squilibri dal punto di vista agonistico e finanziario. Gli organismi preposti devono valutare, dalla FIFA alla nostra Lega Serie A. Poi egoisticamente torno a dire che possono servirci”.