La Procura Federale ieri ha raggiunto un accordo con Nicolò Fagioli, che verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro. Di seguito le dichiarazioni fatte alla Procura.
Inter, le parole di Fagioli
“La notte avevo smesso di dormire. Più il tempo passava più il debito mi ossessionava. I soldi che dovevo continuavano ad aumentare e pensavo di giocare solo per tentare di recuperare”.
Le minacce
“Ti spezzo le gambe, mi dicevano. Ma tanto ormai era così tanto il debito che anche se vincevo la scommessa non incassavo nulla. Tutto quanto andava solo ad abbassare la quantità di soldi che dovevo ancora a queste piattaforme”. Ed è solo l’inizio di una confessione fiume”.
Fagioli e il ruolo di Tonali
“Un amico stretto. Tonali è la persona che nel ritiro della nazionale Under 21, mi suggerisce di giocare su un sito illegale. Lo vidi giocare e gli chiesi cosa stesse facendo, mi disse che potevo farlo anch’io perché non c’era traccia delle scommesse. E mi fece registrare tramite un account al sito in questione. Le prime scommesse le piazzai su eventi di tennis e poi di calcio. Ho effettuato delle scommesse su siti irregolari, ricordo di uno denominato Betart e di un altro, Icebet, ce n’erano altri ma non ricordo come si chiamavano perché cambiavano nome ogni mese”.
“Ecco come si scommette”
“Scommettevo sia sulle partite di calcio, su casinò e tennis. Ho iniziato nell’estate del 2021 quanto mi trovavo nel ritiro U21 a Tirrenia. Lo facevano gli altri, non mi sono posto il problema se questi siti fossero regolari o meno, per me la differenza fra il sito legale e quello illegale sta nel fatto che in quello illegale si può giocare senza anticipare somme, a credito. Era un divertimento, un passatempo. Prima soprattutto sul tennis per un anno, poi da gennaio 2022 quando sono arrivato a Torino ero in una condizione di stress per i debiti accumulati e da settembre dello stesso anno ho iniziato anche col calcio e con somme ingenti per cercare di recuperare”.
Toro-Milan
“Era mia abitudine scommettere spesso su partite di calcio mentre erano in corso di svolgimento. In quell’occasione puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché la partita finì due a uno per il Torino”.
Non solo Serie A, anche la Champions e l’Inter
“In relazione alla ricevuta che mi viene mostrata in visione relativa alle partite di Champions League, Porto-Atletico Madrid e Real Madrid-lnter ho scommesso che avrebbero segnato meno di 3 o 4 goal. Anche in questa occasione si trattava di una piattaforma illegale Betart”.
Gli orologi
“Avevo già accumulato un ingente debito di 250mila euro a settembre 2022 e iniziarono le pressioni da parte dei titolari di siti illegali per indurmi a restituire gli importi. Ogni tanto, per restituire almeno in parte queste somme provvedevo ad acquistare a Milano degli orologi di valore presso una gioielleria. Pagavo con bonifico bancario. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, altre volte passavano i titolari delle piattaforme e li ritiravano presso la gioielleria”.
Juventus, nessuno sapeva
“Non ho mai parlato delle mie scommesse con dirigenti e/o calciatori e/o tesserati della FC Juventus perché non mi fidavo di nessuno”.
Il debito monstre
“Intendo precisare che è mia intenzione saldare tutti i prestiti ricevuti dai miei amici e compagni i quali erano all’oscuro delle ragioni reali per le quali ho chiesto il denaro”, aggiunge Fagioli, che poi tira fuori le cifre reali, mostruose, del debito accumulato, una cifra che sommata sfiora i tre milioni di euro, in gran parte con “piattaforme illegali: betar.bet, specialbet.bet, bullbet23.com, con le quali non è mia intenzione saldare alcunché sia perché ho già consegnato tanti soldi, sia perché si tratta di scommesse nulle in quanto violano la legge italiana”.
Le lacrime
“Il periodo più brutto lo passai tra marzo e aprile 2023, quando ero talmente stressato e impaurito che durante la partita Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito (l’errore diede il via al gol di Defrel che decise la partita, in un momento chiave della stagione bianconera sull’altalena della penalizzazione poi confermata). Appena uscito dal terreno di gioco mi misi a piangere di fronte alle telecamere, pensando ai miei problemi legati ai debiti delle scommesse”.