Inter, Condò: “I nerazzurri combatteranno con la Juventus per lo scudetto”

Lotta scudetto assegnata ad Inter e Juventus

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L'URLO DI SIMONE INZAGHI E MASSIMILIANO ALLEGRI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto, come di consueto, nel colonnato della Repubblica, Paolo Condò commenta il big match tra Juventus ed Inter, che ci sarà dopo la sosta delle Nazionali.

Inter, le parole di Condò

“Esistono ambizioni da scudetto sotto Inter e Juventus? La logica dice di no. Prendiamo il Milan terzo a quota 23. Negli ultimi vent’anni è successo soltanto due volte che quella quota alla 12ª abbia poi portato allo scudetto: erano 23 i punti della prima Juve di Conte (2011), persino meno — appena 18 — quelli della seconda Juve di Allegri (2015), passata per una crisi iniziale profondissima, dalla quale però uscì con una serie di 25 vittorie e un pari. Un filotto impensabile oggi. Negli altri diciotto tornei esaminati, dopo dodici partite i futuri campioni d’Italia erano sempre sopra quota 23, il più delle volte attorno a 30”.

“E dunque sarebbe clamoroso se lo scudetto di quest’anno uscisse dal ring su cui si stanno battendo Inter e Juve, attese dopo la pausa allo scontro diretto. Non sono solo i numeri a privilegiare le due in fuga. È il modo in cui si sanno liberare da avversarie brillanti, spensierate, a tratti appiccicose. Affrontata con coraggio e intelligenza dal Frosinone, l’Inter s’è inventata il gol dell’anno — Dimarco come Recoba, per restare nel pantheon nerazzurro — per usarlo come apriscatole. Costretta dal Cagliari a una lunga guerriglia di posizione, la Juve ha vinto liberando le fortezze volanti dalle catene che le tengono ancorate a Szczesny. Ciò che spinge Inter e Juve ben davanti è anche la capacità di trovare soluzioni estemporanee lì dove le altre sbattono la testa contro il muro”.

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