Intervistato da One Soccer, Tajon Buchanan, esterno dell’Inter ha parlato dei colori nerazzurri ma anche di Lautaro Martinez, capitano dell’Inter. “È stata dura, da bordo campo prima di entrare in campo guardavo i miei compagni. Poi sono entrato per aiutare la squadra, ma trovarsi in una situazione del genere per la prima volta è stata sicuramente un’esperienza di apprendimento. In una situazione del genere sai che c’è molta pressione, in quel momento è difficile perché ai supplementari hai le gambe stanche, loro avevano il 12esimo uomo in campo che era il loro pubblico, lo stadio era fantastico, devi essere lì per capirlo”.
Buchanan: “Non vedo l’ora di scendere in campo”
Queste le sue parole: “Ovviamente giocare in un club come l’Inter è speciale, è un club enorme e a volte non te ne rendi conto perché succede tutto così velocemente. Devi cercare di ambientarti il più in fretta possibile, assorbire tutto e giocare con alcuni dei migliori giocatori al mondo e uno dei migliori allenatori, sono super grato per questo. Inzaghi è molto competitivo, vuole vincere, è un allenatore molto tattico, sa di cosa sta parlando, è molto chiaro, sa cosa vuole e cosa vuole che facciamo in campo. Negli ultimi due mesi e mezzo ho imparato tanto da lui e dai miei compagni ovviamente. Sto cercando di capire cosa vogliono da me e quando avrò l’opportunità di scendere in campo voglio dimostrare di fare le cose che mi chiedono loro”.
Com’è Lautaro Martinez?
“Un top player, un bravo ragazzo ed è anche super umile. Mi ha accolto benissimo e mi ha aiutato nell’adattamento nel gruppo. Lautaro è il capitano della squadra, è un leader e sta facendo una super stagione. Io sono molto contento di essere un suo compagno”.
Quanto sei maturato?
“Questa è una gran bella domanda, onestamente non ci avevo mai pensato. Sono stato in tanti paesi con culture diverse, ora in Italia sto cercando di adattarmi al meglio cominciando ad imparare la lingua, così da ottenere il rispetto degli altri”
Stai amando tutto di questa stagione
“Sì, era tutto quello che sognavo di fare sin da quando ero bambino, cioè giocare nei campionati migliori e nei club più grandi. Essere qui seduto e poter dire che sto giocando in uno dei migliori club al mondo è un onore grande. Per me è davvero qualcosa di speciale”.