Inzaghi tuona: “Parlerò con Marotta di Handanovic e Perisic. Non paragonate la mia Inter a quella di Conte”

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L'URLO DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inzaghi è concentrato solamente sulla sfida di domani contro la Sampdoria in programma alle ore 18. Il tecnico nerazzurro sa benissimo che sarà difficile arrivare allo scudetto ma tutto ciò non servirà a dimenticare una stagione(la prima sulla panchina dell’Inter) magnifica, condita da due trofei e il passaggio agli ottavi di Champions League.

Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa:

L’Inter ha conquistato due trofei e ha proposto un bel gioco. Qual è l’aspetto migliore, che istantanea sceglie?

“Sceglierei una foto a colori e non in bianco e nero come pensavano tutti all’inizio. Abbiamo vinto coppe, espresso gioco e tornati agli ottavi di Champions. Ci stiamo giocando lo scudetto all’ultima giornata”.

Che vigilia è?

“Settimana come le altre, ci sono gli ultimi 90′ da giocare alla grande. Non dipende da noi, dobbiamo fare 84 punti e dare il 120% e vediamo cosa succederà”.

Cosa ha portato ai ragazzi?

“Abbiamo visto che partita ha fatto la Sampdoria, squadra libera di testa e hanno fatto la loro miglior partita. Sappiamo che il nostro destino non dipende solo da noi, ma passa dalla Samp. Partita preparata nel modo giusto, in modo serio”.

Quanto importante che restino Handanovic e Perisic?

“È il mio desiderio. Handanovic ha fatto molto bene, spero possa accadere lo stesso per Perisic che ha fatto molto bene. Ho un appuntamento con la società la prossima settimana, faremo un meeting importante per la prossima stagione. Con la società c’è grande rapporto, aperto, franco. La prossima settimana ci troveremo e faremo il punto su tutto”.

Che voto do alla stagione?

“Io posso dire come eravamo partiti e quali erano gli obiettivi, sapevamo non sarebbe stato un anno semplice. Bravi a vincere due coppe essendo qui a giocarci lo scudetto all’ultima giornata. Il campionato può riservare sempre qualcosa, il mio obiettivo ora è sulla Sampdoria. Non è stato facile giocare a Cagliari contro una squadra che doveva salvarsi”.

Come vivi queste ore?

“La sto vivendo con grande serenità qua coi giocatori e a casa con la famiglia e i miei bimbi. La squadra ha fatto una grandissima annata. Sarebbe straordinario vincere domani, ma abbiamo dato tutto, abbiamo dato grandi soddisfazioni a un pubblico che si è meritato due trofei. Anche nel mese e mezzo dove sono mancati i risultati i tifosi non ci hanno mai abbandonato. La serata di gennaio per la Supercoppa e la vittoria della Coppa Italia fanno venire la pelle d’oca”.

Hai programmato un voto in caso di scudetto? In estate c’era un po’ scetticismo, ora senti che è svanito?

“Noi allenatori siamo sempre sotto giudizio, com’è giusto che sia. Io so il percorso che ho fatto insieme al mio staff. So quali erano gli obiettivi e sapevo quali fossero i problemi dell’Inter. Col gioco e i risultati abbiamo aumentato le responsabilità. Siamo andati al di là delle aspettative. La squadra l’ho vista molto concentrata e carica. Abbiamo fatto una settimana normale. Voto? In questo momento non ho pensato a nulla”

Qualcuno domani potrebbe dire: se ci fosse stato Conte… Quanto ti dà fastidio questo paragone?

“Poco fastidio. Ho un ottimo rapporto con Conte, c’è stima reciproca. Questo paragone è normale che ci sia, ma non gli do peso. Guardo il percorso, cosa mi ha dato la squadra e la società che è sempre stata con me nei trofei e nelle poche sconfitte. Il campo è quello che deve dare i giudizi. Grandissima annata, indipendentemente da cosa succederà domani. Ho la fortuna di allenare un grande gruppo che ha voglia di vincere e migliorarsi”.

Quale collega l’ha stupita?

“Tanti colleghi hanno fatto bene, mi viene da dire Nicola. Ha ereditato una squadra parecchio indietro e ha fatto una grande risalita, è tutto aperto e bisogna aspettare l’ultima giornata”.

Tra i protagonisti di questa stagione c’è Skriniar. Che valutazione dà? Può diventare capitano?

“Grandissima stagione, si vuole sempre migliorare e sono molto soddisfatto di lui e di tutta la rosa. Da chi ha fatto 48-50 partite a chi ne ha fatte 30. Non mi soffermerei sul singolo, ma farei un plauso sull’intera rosa, mi hanno dato grandissima disponibilità”.

La squadra che non ha l’obiettivo da giocarsi riesce comunque a dare fastidio?

“Inter e Milan devono preoccuparsi della Sampdoria e del Sassuolo. Avremo di fronte due squadre che possono migliorare la loro posizione. Faranno due partite serie e organizzate e dovremo dare tutto”.

Lei ha detto se dovesse rigiocare una partita rigiocherebbe quella dell’andata col Liverpool. Perché non il derby o Bologna?

“Ho risposto a una domanda, per come la squadra ha giocato ho rimpianto per il risultato col Liverpool perché non era meritata. Abbiamo giocato Coppa Italia per vincerla, Champions per andare avanti. Le due partite col Liverpool ci hanno fatto perdere qualche punto e qualche giocatore. Sono contento del percorso fatto, anche di aver perso qualche punto che domani vedremo se sarà decisivo. Ma sono altrettanto contento di aver contribuito ad alzare due trofei che mancavano da tanto tempo”.

Come giudica la stagione di Correa, domani può giocare?

“Professionista esemplare che quest’anno ha avuto due infortuni importanti che lo hanno rallentato. Per domani ho ancora allenamento di oggi, ho i 5 attaccanti che stanno tutti bene e sceglierò la formazione migliore”.

Ora che hai allenato Perisic ha confermato la tua idea su di lui o ha fatto anche meglio?

“Penso sia andato anche oltre. Io l’ho incontrato tante volte da avversario ed è sempre stato un osservato speciale. Quest’anno ha fatto una stagione straordinaria, si è superato e spero che ci possa essere la fumata bianca, so che c’è un incontro in programma con la società. È un giocatore importante anche per il futuro”.

 

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Redattore SportPaper.it e IMinter.it, esperto di calcio italiano ed estero