ESCLUSIVA – Amantino Mancini: “L’Inter è favorita per lo scudetto. LuLa coppia d’attacco perfetta”

L'esterno ex Inter parla a 360' dei nerazzurri ma anche della Roma di Mourinho

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Mancini

Alessandro Faiolhe Amantino Mancini, allenatore del Villa Nova ed ex calciatore brasiliano di Roma, Milan e Inter è intervenuto ai microfoni di IMInter.it per parlare del mercato delle grandi di serie A ma soprattutto dell’Inter. L’ex calciatore ha elogiato poi anche il lavoro di Josè Mourinho.

Face to Face con Amantino Mancini

Sul mercato dell’Inter:

Il mercato dell’Inter è stato importante. Ha ripreso Lukaku ed ha acquisto Asllani che ha fatto benissimo all’Empoli. Ai nerazzurri mancava da tempo un vice Brozovic ed è stato preso in questa sessione di mercato. Penso che l’Inter sarà la favorita per lo scudetto visto che ha anche Inzaghi che è un grandissimo allenatore.

Dove giocherebbe oggi nel modulo di Inzaghi?

A sinistra nel 3-5-2 mi colloco alla Perisic. Io ero un giocatore con forza fisica e qualità tecnica quindi questo ruolo sarebbe perfetto per me.

Sulle grandi di A:

La Juventus ha ripreso Pogba, la Roma si sta rinforzando tanto, sta prendendo grandi giocatori e si sta rinforzando. Dybala dopo Totti può essere protagonista per portare la squadra ai vertici.

Su Mourinho:

La Roma sarà forte visti i rinforzi come Dybala, Matic e Wijnaldum. La Roma deve mantenere la continuità. Mourinho ha cambiato tutto. E’ un grande allenatore visto il suo calibro, è stato un acquisto importante. Negli ultimi 10 anni è stato l’acquisto più importante.

La Roma lotterà per lo scudetto? Può diventare come la Roma di Capello?

La Roma può puntare allo scudetto nonostante ci siano squadre più forti, anche se la forza del gruppo può essere l’arma vincente. Paragonare una rosa ad un’altra è sempre difficile. La squadra di Capello era più matura e aveva più personalità, questa invece sembra più forte tecnicamente. I giallorossi hanno il dovere di crederci anche se devono tenere i piedi per terra. 

Sul Napoli: 

Il Napoli, come la Roma non ha la continuità per vincere al contrario di Milan e Inter. La squadra partenopea non la vedo tra le prime quattro. Ad oggi metto davanti Inter, Milan, Roma e Juventus con il Napoli a lottare per l’Europa League.

Sulla Juventus:

La Juventus può sicuramente arrivare tra le prime quattro anche se farà fatica visto che non ci sarà più Chiellini in difesa. Bonucci però sarà sicuramente più motivato.

Cosa manca all’Inter?

Questo è un problema generale dove gli allenatori ora pensano solo al possesso palla. C’è meno tecnica, i giocatori devono creare di più e provare l’uno contro uno, questo è ciò che manca nel calcio Mondiale.

Qual è la tua partita più bella con la maglia dell’Inter?

La mia partita più bella è stata quella vinta per 2 a 0 contro il Panathinaikos dove abbiamo segnato io e Adriano. Mourinho mi disse di giocare meglio nel primo tempo. “Dentro di me ho pensato lo ammazzo”, perchè già avevo segnato un gol. Nel secondo tempo invece mi ha ringraziato. Lui è uno così, che ti provoca ma ti spinge a dare il massimo.

Su Adriano:

Se avesse avuto una testa diversa avrebbe fatto una carriera differente visto che era un grande calciatore.

Su Bremer?

Dopo l’ultimo campionato fatto con il Torino, può diventare importante anche per la Nazionale. Se hai fatto bene in campionato vuole dire che sei un giocatore forte.  Nella Nazionale Brasiliana ci vuole un ricambio generazionale visto che in rosa ci sono calciatori come Thiago Silvia e Marquinhos.

Chi è più forte lui o Skriniar?

Skriniar, è più difensore, più roccioso, preferisco lui.

Ti ci vedi seconda punta nell’Inter?

Beh, Lautaro Martinez è diverso da me, gli piace uscire fuori area. Con Lukaku rappresentano la coppia perfetta.

Su Alex Sandro? 

Il suo cambiamento è stato nitido. Alla Juventus appena arrivato doveva ambientarsi. Lui è un calciatore che mi piace e sa difendere. Fa parte del giro della Nazionale e andrà al Mondiale. Non è così protagonista ma è sempre molto continuo considerato che fa cose semplici.

Sei stato vicino alla Juventus? Hai qualche rimpianto di non essere andato lì?

Dopo l’esperienza al Venezia(senza giocare) arrivo a Roma e faccio 8 gol e 20 assist. Mister Capello dopo aver lasciato Roma mi chiamò e disse: “Vuoi venire alla Juventus”? Alla Roma ero appena arrivato, stavo bene e non me la sono sentita nonostante la Juventus fosse una grande società e una grande squadra. Non ho rimpianti, Dio ha voluto quella strada e sono rimasto a Roma.

Se fossi nella proprietà giallorossa daresti un ruolo dirigenziale a Totti?

Si, Totti è una bandiera anche se la cosa importante è che Francesco si deve preparare. Sono ruoli diversi rispetto al calciatore simbolico che era. Dipende dal ruolo però per fare un direttore o allenatore bisogna studiare. Non ho in mente cosa farà in futuro.

Cosa hai pensato al Derby?

Quel gol è stato un gesto tecnico meraviglioso. Emerson fa il mio stesso movimento dove la palla con la palla che è già passata. C’è voluta anche fortuna, ho fatto un gol identico in allenamento, ci provavo sempre e sono stato fortunato. Quel gol mi ha cambiato la vita.

Cassano?

Era molto simpatico, a volte usciva fuori dagli schemi, un buono.

Il tuo gol più bello?

Due. Il gol nel derby e quello contro il Lione sicuramente.

 

 

 

 

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Redattore SportPaper.it e IMinter.it, esperto di calcio italiano ed estero