Calciomercato Inter, Calhanoglu torna sul Milan: sfida infinita

Altre rivincite per il centrocampista

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HAKAN CALHANOGLU PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il centrocampista turco giocherà contro la sua ex squadra

In passato, a rappresentare entrambe le anime calcistiche di Milano sono stati in parecchi. Tre per tutti: Giuseppe Meazza, cui oggi l’impianto un tempo universalmente noto come “San Siro” è intitolato, Lorenzo Buffon e Aldo Serena. Adesso, di dover fare  i conti con la sua tifoseria di un tempo, toccherà a lui, Hakan Calanoglu. Dopo avere donato al Milan tra il 2017 e il 2021 un patrimonio di 135 presenze e 22 reti, ora, il trentunenne nato a Mannheim, origine turca e cittadinanza tedesca indossa ora la casacca nerazzurra dell‘Inter. 

Insomma, la storia si ripete: vi è chi, tifando Biscione,  lo considererà un idolo e chi, invece, con il cuore dipinto di rossonero, un traditore. E, a quest’ultimo riguardo, ha sicuramente stampato alla voce “ricordi assai poco piacevoli” il giorno in cui il suo ex Milan, vincendo lo scudetto , lo sbeffeggiò. Ai tifosi rossoneri non andò giù il fatto che avesse deciso di non rinnovare con il loro amato sodalizio. E “Il Corriere dello Sport” ricorda: “il centrocampista turco ci era rimasto male , e, in Arabia Saudita, lo ha fatto capire, anche perchè dentro lo spogliatoio di Milanello non c’erano mai stati problemi”. Calhanoglu , prosegue la testata, “semmai non si era sentito sufficientemente apprezzato dalla società al momento di rinnovare il contratto in scadenza”. E avrebbe affermato che il solo a volerlo ancora a Milanello fosse il tecnico Stefano Pioli. Voce importante della società, ma non esclusiva, e, soprattutto, non (o non necessariamente) demiurgo primo delle decisioni della società rossonera. E così ne è nato un muro contro muro: Calhanoglu contro Milan, Milan contro Calhanoglu. Il giocatore turco, però, pur sapendo che l’ambiente in cui dovrà giocare nel derby non sarà precisamente da “vogliamoci  bene”, può contare su una consolazione: dal momento che la squadra ospitante risulta essere l’Inter, la maggioranza dei tifosi presenti sugli spalti del “Meazza” avrà la sciarpa e la bandiera nerazzurra. E lui, di questo, vorrà fare un manto protettivo. Con una piccola sottolineatura: cambiare squadra, anche in una stessa città, non è reato perseguibile per legge ma scelta legittima. E lo sarà sempre.

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