Simone Inzaghi commenta con amare parole l’esito della finale di Champions League tra Manchester City e Inter. Il tecnico piacentino omaggia i suoi e da segnali precisi per il futuro, sia in ambito rinnovo che mercato.
Inter, le parole di Inzaghi
“Abbiamo fatto una grande gara e dobbiamo essere orgogliosi senza cercare i ‘se’ e i ‘ma’. Si meritava di più, ho abbracciato i ragazzi perché hanno fatto una partita straordinaria come i nostri tifosi che devono essere felici per quello che abbiamo fatto vedere”.
Quel è stata la sliding doors della partita?
“Gli ultimi 25′ li avete visti tutti, la palla non voleva entrare. Purtroppo è successo nella finale di Champions, tra traverse, salvataggi sulla linea, ribattute… bisogna rendere onore a ragazzi perché abbiamo giocato contro il City con le nostre armi e le abbiamo usate bene”.
Tutto pronto per il rinnovo?
“Adesso bisogna far passare qualche giorno, con la società c’è sintonia, parleremo e ci troveremo per fare i programmi. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e dei nostri tifosi tra Milano e Istanbul. Si meritava di più, ma questo è il calcio. Onore al City, per il percorso fatto in questi anni meritava la coppa”.
L’unica cosa che è mancata è stata il gol.
“Sono d’accordo. Con questo spirito e questa organizzazione ci sarà un’altra volta in cui ci arriveremo”.
Calhanoglu e Lautaro avrebbero potuto fare meglio.
“In una serata del genere mi viene difficile parlare di qualche giocatore. Ho detto alla vigilia che non avrei cambiato i miei giocatori con nessuno, oggi ha visto tutto il mondo perché”.
Come si sente un allenatore che vince sempre le finali a perderne una?
“Sensazione strana perché bisogna abituarsi, ma ho abbracciato i miei ragazzi. Solitamente non parlo subito dopo la fine delle gare, ma oggi ho detto a loro che devono essere orgogliosi anche se la delusione è grande. Sappiamo che squadra è il City”.
Hai detto che a fine stagione avresti parlato delle cose che non sono andate. Cosa ti ha disturbato in questa stagione?
“Si sa, si è parlato tanto. L’unica cosa che ho fatto insieme ai miei ragazzi, perché anche loro sono stati attaccati… Io alleno l’Inter e loro ci giocano, quindi alcune partite che abbiamo perso sono quelle che ci hanno fatto criticare ma che ci hanno portato fin qui ed a vincere 4 trofei in 24 mesi. I ragazzi hanno fatto un percorso importante”.