Inter, Moratti: “Mancini? Il denaro ha spazzato via i dubbi. Spalletti bravissimo e su Mou…”

Moratti si esprime riguardo la decisione di Roberto Mancini e non solo.

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Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Tanti i temi affrontati dall’ex patron nerazzurro.

Inter, le parole dell’ex patron Moratti

L’opinione sull’addio di Mancini all’Italia?

“Quando un professionista si ritrova sul piatto un’offerta di quel genere, è naturale che accetti. Forse cominciava ad annoiarsi e magari avrà pensato che con la nazionale non ci fosse un futuro. Il denaro ha spazzato via gli ultimi dubbi”.

Ha detto: mi hanno trattato come il mostro di Firenze.

“Doveva aspettarsi una reazione forte perché in Italia la Nazionale, soprattutto quando vince, unifica il Paese”.

Non sarebbe stato più semplice convocare una conferenza stampa e dire apertamente “me ne vado, ho ricevuto una proposta irrinunciabile”?

“Probabilmente avrebbe potuto gestire la vicenda con più accortezza, ma avrebbe ricevuto ugualmente le critiche. Aggiungo un particolare: Roberto è un istintivo. Alcune volte ti spiazza. Con me fece una cosa simile dopo l’eliminazione in Champions con il Liverpool, nel 2008: si dimise. Mi colse di sorpresa perché non avevo mai pensato di mandarlo via. Mancini è pieno di talento e quindi imprevedibile”.

L’Arabia Saudita è la maggiore vacca da mungere del football mondiale?

“Certamente. Hanno preso esempio dai cinesi per non ripetere gli stessi errori, in più hanno un enorme passione”.

In Europa molti addetti ai lavori a parole non gradiscono, ma per i club indebitati il denaro saudita è una manna dal cielo.

“Io direi che sono soprattutto i calciatori a beneficiare di questa valanga di denaro”.

La Nazionale è stata affidata a Luciano Spalletti, altro ex interista: è la scelta migliore?

“Penso proprio di sì. Spalletti a Napoli ha dimostrato di essere bravissimo”.

Prime impressioni di questo avvio di campionato?

“Mi pare che regni l’equilibrio, anche se il Napoli resta la squadra più forte. Non mi aspettavo la falsa partenza delle romane”.

Il Mourinho di oggi è ancora quello del Triplete?

“Chi lo sa? L’uomo resta quello di sempre. Sa conquistarsi l’ambiente, ma è estremamente serio dal punto di vista professionale”.

Il Consiglio di Stato ha messo una pietra tombale sul ricorso della Juventus sullo scudetto 2006.

“Non mi aspettavo che fosse ancora in ballo questa vicenda. È giusto e normale che sia finita così”.

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