Inter, Andreazzoli: “Chi non si allinea è fuori. I nerazzurri esprimono un gran bel gioco”

Andreazzoli torna sulla panchina dell'Empoli

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AURELIO ANDREAZZOLI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Nuova avventura per Aurelio Andreazzoli in Serie A, dopo la parentesi sulla panchina della Ternana durata solo un anno. Il tecnico toscano, richiamato dal presidente Fabrizio Corsi, è approdato sulla panchina dell’Empoli con l’obiettivo di risollevare le sorti della squadra, incominciando dalla sfida contro l’Inter. Le sue parole in conferenza stampa.

Inter, le parole del tecnico dell’Empoli Andreazzoli

“Io ho visto molta partecipazione, curiosità. Spero di averne suscitata anche io, con le proposte. Il tempo è poco, però siamo fiduciosi. Sovvertire il pronostico? Intanto giochiamo, se la mettiamo sul piano della qualità i numeri sono realistici, ma se la mettiamo sul piano dell’umanità entrano altri fattori su cui noi puntiamo fortemente”. 

Cosa chiede ai suoi calciatori? 

“Se sapessi di avere un calciatore che non ha dentro questo stato d’animo lo abbandono. Là dentro conta il mio pensiero, pur amando la libertà da dare ai calciatori tutti quanti devono allinearsi con quello che è il mio pensiero. Chi non si allinea è fuori”.

Sul match di domani contro l’Inter

 “L’obiettivo è il confronto. L’Inter esprime un gioco che mi piace molto, hanno molta varietà. Non è che devo arrivare io per evidenziare la forza dell’avversario. Abbiamo l’occasione per confrontarci con una realtà bella e probante. Non ci sono occasioni migliori per vedere a che livello siamo. Il percorso è fatto di passi, domani sarà il primo”. 

Sui prossimi impegni

“Fino a non molto fa pensavo di giocare fuori casa, c’è una partita che ci impegna molto fisicamente e mentalmente, quindi penso solo a quella. Abbiamo un bel gruppo di lavoro, anche doppio in certi ruoli. A volte sei disturbato quando hai l’infrasettimanale ma in questo caso sono contento perché posso verificare il gruppo”. 

Sul 4-3-1-2

“Mi faccio molte domande, vediamo un po’ domani. Abbiamo lavorato sui concetti, sui principi, non è il sistema o la posizione in campo di un singolo a fare la differenza. Ci sono altre cose che sono estremamente più importanti”. 

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