Moratti: “Inter, ottimo mercato. Mou? Crede nello scudetto”

L'ex presidente parla dei nerazzurri, di calcio e... Mourinho

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Moratti

Moratti parla di Inter e di… Mourinho

L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti ai microfoni de Il Messaggero parla di Inter, di calcio e… Mourinho. Sul Paris Saint-Germain in estate: «Ma ci pensa a cosa vuol dire, ora, essere un tifoso del Psg? La sera prima sei pazzo di entusiasmo perché sai che arriva la partita, poi vai allo stadio e diventi matto per davvero: Messi, Neymar, Mbappé, più gli altri. Fantastico. Mostreranno cose mai viste prima, e se non vinceranno tutto non importerà nemmeno tanto, per me: vuoi mettere la bellezza? Mi piace anche l’Inter. La Roma, non ne parliamo: il fatto di maggiore interesse di questo campionato è senza dubbio la presenza di Mourinho. La seguirò eccome. E che spettacolo il duello tra tanti bravi allenatori, è la chiave dell’annata. Anche se la figura di Mourinho sarà dominante».

Presidente, il suo Mourinho ormai è a Roma: sensazioni?

«Sono felice per lui, che ha avuto un’opportunità bellissima, e per i romanisti. José dà una fiducia pazzesca ai suoi tifosi, e sono certo, anzi lo so, che ormai tutti si svegliano la mattina e sono felici, perché hanno Mourinho allenatore. Lui fa questo effetto. Il suo incastro con Roma mi sembra già perfetto».

Ha visto? Ormai è ieratico, sereno, quasi irriconoscibile.
«Eh, come studia lui le situazioni adesso è diverso dal solito, sì. È molto carino, dice cose belle. È intelligentissimo, sa adattarsi all’ambiente e sa qual è la cosa più utile da dire e da fare. Poi certo, la cosa più utile in assoluto è pure la più difficile, cioè vincere».
L’ha sentito in questi mesi?

«Certo. È felice e carico, affronta tutto con grande professionalità. Costruisce l’entusiasmo. Di scudetto non parlerà, sa che è complicato ma non impossibile. Vuole crederci e ci crede. Non lo vedo a lottare per il terzo-quarto posto».

Di Sarri e Lotito cosa pensa?
«Ammiro Sarri, lo trovo molto bravo, peccato non averlo potuto conoscere perché quando lui esplodeva io stavo per smettere. Lotito non lo sento da tanto È stato fulmineo nell’ingaggiare Sarri quando si è trovato senza Inzaghi. C’è anche la Lazio per le prime posizioni».
E la sua Inter, ovvio.

«Inzaghi ha sopportato le cessioni. Sembrava si andasse verso il disastro. Poi ha indicato nuovi giocatori che mi sembrano perfetti, li sta facendo giocare in modo piacevole e vince, il che non guasta mai. Dzeko è una meraviglia: intelligentissimo, fa muovere centrocampo e attacco, tocca il pallone in modo delizioso e sembra non faccia fatica, come quelli bravi».

Giudica anche lei l’operazione-Cristiano Ronaldo un fallimento?
«Ma no, è stata una prova di coraggio e un gran regalo ai tifosi. Lui la sua parte l’ha fatta con una montagna di gol. Poi il tutto non ha funzionato, può capitare: cercavano il timbro da migliore squadra del mondo portando a Torino il più bravo, invece non sono arrivate le vittorie».

Un altro suo, allenatore, Roberto Mancini, ha fatto impazzire l’Italia e punta proprio ai Mondiali.
«Il Mancio è bravo bravo. Agli Europei ha compiuto un’impresa meravigliosa, magari non sarà la prima. È un uomo che ha talento, da sempre. Da allenatore ha imparato a dominare l’emotività, ora ha sempre la mossa o la parola giusta. Lo ammiro. Ed è una persona affettiva, gli piace vedere i sentimenti che vengono alla luce, e ha una qualità importante: è uno che sa commuoversi».

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Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it, esperto di calcio italiano ed estero