Acerbi esce allo scoperto: “Sono triste e dispiaciuto, abbiamo perso tutti”

Il difensore dell'Inter torna a parlare del caso delle ultime due settimane

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FRANCESCO ACERBI RAMMARICATO PROVA A RIALZARSI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Intervistato a “Il Corriere della Sera”, Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, ha parlato del caso Juan Jesus e di tutte le accuse ricevute in questi giorni.

Acerbi: “La sentenza è stata una liberazione”

Queste le parole del difensore:

Francesco Acerbi, dopo più di dieci giorni nella bufera e dopo l’assoluzione dalle accuse di razzismo, come si sente?
“Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di essere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti”.

Perché parla solo oggi?
“Perché avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c’è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perché sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto”.

La sentenza non è stata una liberazione?
“Lo è stata, ma nella liberazione sono comunque triste per tutta la situazione che si è creata, per come era finita in campo, per come ci hanno marciato sopra tutti senza sapere niente. Anche dopo l’assoluzione ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno”.

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Redattore SportPaper.it e IMinter.it, esperto di calcio italiano ed estero