Calciomercato Inter, la cessione di Zaniolo aiuta i nerazzurri | Ecco perchè

I nerazzurri guadagnano

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L’Inter pensa ai proventi derivanti dall’affaire Zaniolo

Lui, ormai, ha la testa fissa sul Galatasaray, sodalizio calcistico in cui si è appena accasato nella terra della mezzaluna. LInter, invece, a Nicolò Zaniolo, pensa in termini di capitalizzazione. E, quando pone mente su quanto gliene possa derivare, la società intona il gaudemus. Si era rimasti al previsto introito di 2,4 milioni. Cioè il 15 per cento sulla rivendita del suo cartellino. Che era poi quella valutata quando il giocatore prese la strada della Roma e nell’ambito dell’operazione Nainggolan. Adesso, però, i calcoli sono stati rivisti. Verso l’alto. I bonus, infatti, possono far prendere a questa cifra l’aereo verso il cielo per un importo più elevato.

Da due milioni e quattrocentomila Euro a circa quattro milioni e mezzo per effetto dei bonus

E che in casa Inter si voglia tirare fuori dalla cantina una bottiglia di quello buono fa parte del novero delle cose normali. Più liquidità entra, più la società ne beneficia, più ci si può orientare con le casse gonfie sia per avere il segno più sul saldo entrate uscite sul mercato, sia per eventuali operazioni di spesa prossime venture sul mercato. “In tempi di cinghie strette e di dirigenti costretti a operare sul calciomercato con l’indicazione di chiudere notevolmente in attivo – scrive nero su rosa la “Gazzetta dello Sport”- ogni milioncino è un sorso d’acqua fresca, il calcolo è presto fatto perché Steven Zhang si troverà la notifica di un bonifico da poco più di 2,4 milioni di Euro”. Ma la cifra è destinata a prendere l’aereo per strati di cielo più alti qualora si facessero entrare dalla porta anche tutti i bonus del caso. E troverebbe la sua sosta a circa quattro milioni e mezzo. In soldoni, è proprio il caso di dirlo, due milioni in più. E ovviamente l’Inter intona il canto di giubilo al solo pensiero. E al canto aggiunge anche note nuove di lietezza nel pensare che questa cifra “non andrà a formare un tesoretto da investire su nuovi calciatori, quanto a rimpinzare l’obiettivo dell’attivo di mercato prima della fine di giugno”. Insomma, conti a posto, tesoretto sempre più elevato e poi si può gettare lo sguardo sull’intorno per vedere cosa si possa portare a casa. “Il calderone è sempre lo stesso –  conclude la rosea – ma la priorità resta quella dettata dalla proprietà”.

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