Juventus-Inter 1-1, ma la vera partita inizia al 90′

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ROMELU LUKAKU E LAUTARO MARTINEZ PENSIEROSI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

LoLa Juventus ospita tra le proprie mura di casa l’Inter in questa sfida che vale l’andata delle semifinali di Coppa Italia. I bianconeri arrivano da un buon momento della stagione a seguito di 5 vittorie consecutive ottenute tra campionato ed Europa League. Gli sfidanti, invece, scendono in campo con una condizione molto differente: sono, infatti, ben 3 le sconfitte consecutive in campionato per la squadra di mister Inzaghi che, ad oggi, fatica a vedere una luce in fondo al tunnel.

Le due squadre, per il big match, scendono in campo così:

Juventus (3-5-1-1): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria; Vlahovic.

Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Dzeko.

PRIMO TEMPO

Comincia il match, comincia la semifinale. Immediatamente, dopo 3 minuti dal fischio d’inizio, c’è il primo squillo della Juve: iniziativa di Locatelli, poi Vlahovic passa per Di Maria che calcia in porta, ma Handanovic riesce a respingere. Al 20’, su un fallo di Rabiot ai danni di Dzeko, l’arbitro concede una punizione che calcia Dimarco: bellissimo il tiro angolato del 32 nerazzurro che manca, però, di potenza e il pallone diventa una presa facile per l’estremo difensore bianconero. Al minuto 33 arriva la prima grandissima occasione del match: Dzeko serve un cross impeccabile in direzione di Brozovic che, quasi calciando un rigore in movimento, tira in porta, ma Perin evita la beffa. Al 37’ risponde la Juventus con Vlahovic che, su cross di Fagioli, prova a impensierire Handanovic con un colpo di testa, ma la sua conclusione, tra l’altro centrale, si rivela molto debole. A 6 minuti dal duplice fischio, Dimarco richiama l’attenzione dell’arbitro per reclamare un presunto tocco di mano in area da parte di Fagioli, ma Massa non se ne cura e fa proseguire il match. In questa stessa occasione, Brozovic rimedia il primo cartellino giallo del match per proteste. Decisiva, al 45’, la copertura di Bremer su un tiro di Dimarco dalla sinistra: sul corner concesso D’Ambrosio, da buona posizione, non riesce a insaccare in rete su colpo di testa. Dopo un minuto di recupero il primo tempo termina a reti bianche.

SECONDO TEMPO

Le due formazioni rientrano sul terreno di gioco senza effettuare sostituzioni. Di nuovo in campo con gli stessi 22, Massa segnala con il fischietto la ripresa del match. Squadre che, fino a questo momento, rimangono molto basse e nessuna delle due si sbilancia particolarmente. Al 59’ è buono l’inserimento di Locatelli, poi il pallone finisce a Kostic, ma la sua conclusione di sinistro termina alta sopra la traversa. Mkhitaryan va vicinissimo al gol del vantaggio al 64’: palla che sfiora il palo. Buona l’intenzione dell’armeno. In casa Juve, Max Allegri ricorre alle prime sostituzioni: Di Maria e Fagioli salutano i compagni e al loro posto subentrano Chiesa e Miretti. Arrivano, pochi minuti dopo, i primi cambi anche per Inzaghi: Dzeko, a cui è mancato soltanto il gol, esce dal campo per fare spazio a Lukaku. Esce anche Dimarco, al suo posto c’è Robin Gosens. Altro cambio, al 73’, per la Juventus che inserisce Milik al posto di Vlahovic. Attacco fresco per i piemontesi. Cuadrado, dalla destra, al 78’ sferra il tiro in mezzo all’area sulla quale arriva Milik che tocca palla praticamente con la punta del piede e spinge il pallone fuori non di molto. Ancora cambi per i nerazzurri con Asllani e Dumfries che rilevano Brozovic e D’Ambrosio. Minuto 83, Rabiot lancia nel mezzo, palla che in qualche modo arriva sulla destra dove c’è Cuadrado che, incredibilmente, tutto solo può tirare in porta indisturbato. Errore dell’Inter sulla quale è invece bravo l’11 bianconero ad approfittarne. E dopo aver subito il gol a pochi minuti dal fischio finale, Inzaghi toglie Lautaro Martinez per…. indovinate? Proprio lui, Joaquin Correa. He did it again! Al 90’ tira in porta Lukaku, ma il belga ha davanti un pullman bianconero ed è il piede di Locatelli a salvare i padroni di casa dal possibile guaio. Sono 3 i minuti di recupero assegnati dal direttore di gara e, proprio sul fotofinish, a 20 secondi dal 93’, Bremer salta in area di rigore e tocca il pallone con la mano: c’è il check al VAR. Rigore per l’Inter. Lukaku sul pallone, c’è il tiro e c’è anche il gol del pari. Il belga esulta e, dopo aver subito il cosiddetto “verso della scimmia” nel corso del match da parte del tifo di casa, l’esultanza del belga vuole “zittire” il pubblico bianconero. Esultanza che viene considerata provocatoria dall’arbitro e Romelu Lukaku, già ammonito, viene così espulso dopo aver segnato il gol dell’1-1. C’è poi una rissa in campo al termine del match nella quale, dopo Lukaku, viene prima ammonito Cuadrado, che salta così il match di ritorno in quanto diffidato, poi viene espulso Handanovic che, forse per la prima volta, perde la testa e sbotta anch’esso con Cuadrado, per chissà quali parole dette. Viene, infine, espulso anche lo stesso Cuadrado. Che il gesto di Lukaku fosse o meno in risposta ai “bu” razzisti, in ogni caso, è un’esultanza che lo stesso giocatore ha già proposto. Forse è stata proprio la decisione drastica da parte di Massa ad innervosire gli animi, sia da una parte che dall’altra, al termine della partita. Pare, poi, che la rissa sia proseguita anche all’interno degli spogliatoi, ma di questo, al momento, non abbiamo alcuna certezza.

Risse a parte, mai belle da vedere da ambedue le parti e sempre poco esemplari per tutti coloro che amano il calcio, il risultato è sicuramente corretto per come è stata disputata questa partita. Gara molto equilibrata che costringe le due squadre a rimandare la candidatura per un ruolo da finalista in questa Coppa Italia. Si deciderà tutto nella sfida di ritorno a San Siro il 26 aprile.

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Giulia Falcone, giornalista sportiva, editorialista ed inviata delle testate Sport Paper e IMinter.