Coppa Italia: L’Inter vuole tutto, conquistata la finale e messa ko la Juventus

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LA GRINTA DI FEDERICO DIMARCO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Si avvicinano le ore 21, si avvicina il momento della quarta partita stagionale tra Inter e Juventus. Questa, però, ha una posta in gioco molto alta: la finale di Coppa Italia. Chi vince conquista la finale contro la vincente tra Fiorentina e Cremonese. E’ una semifinale che sa più di finale. Perchè da sempre il derby d’Italia è un match molto sentito, perchè da sempre c’è una forte rivalità tra le due tifoserie e perchè proprio qui, proprio stasera, si deciderà chi conquisterà la finale e chi tornerà, invece, a concentrarsi esclusivamente sul campionato e sull’Europa. Poco utile la sfida di andata, terminata sull’1-1 a Torino.

Le due formazioni scendono in campo così:

Inter (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Martinez.

Juventus (3-5-1-1): Perin; Bonucci, Bremer, Alex Sandro; De Sciglio, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria; Chiesa.

Primo tempo

Doveri fischia l’inizio del super Derby d’Italia con qualche minuto di ritardo. Sono i padroni di casa a partire subito forte in questi primi minuti di gioco. Al 15’ arriva il gol dei nerazzurri firmato da Federico Dimarco: Calhanoglu butta il pallone sulla destra per Barella che crossa nel mezzo a cercare Edin Dzeko, ma il pallone viene colpito dal 32 dell’Inter che insacca in rete il pallone dell’1-0 al quarto d’ora. Il gol nerazzurro era nell’aria, mentre la Juve non è ancora riuscita a calciare in porta, nè ad avanzare nell’area di rigore avversaria. Di nuovo Inter al 21’: Lautaro prova il tiro che sfiora il palo. Al 26’ c’è il primo squillo da parte della Juve, con De Sciglio che, anticipando tutti, tenta il tiro con un colpo di testa, ma il pallone termina in out. Bella l’azione nerazzurra al 32’, quando Dimarco e Mkhitaryan effettuano un gran recupero sulla metà campo da cui poi l’armeno avvia una buona ripartenza, palla che passa tra i piedi di Lautaro Martinez che sferra un missile verso la porta: palla non di molto sopra la traversa. Ottima l’intenzione di Kostic al 34’ che, su allungo, di destro, prova a sorprendere Onana che, però, è sempre pronto e reattivo e respinge in corner una palla potenzialmente velenosa. Ancora Lautaro dalla sinistra calcia un potente pallone rasoterra che Perin riesce egregiamente ad evitare che si trasformi in un gol. Almeno la terza chiara occasione da gol per l’argentino che prova a tirare praticamente da qualsiasi posizione. Ci sarà un minuto di recupero. Una buona prestazione per la squadra di Inzaghi in questi primi 45 minuti di gioco, nerazzurri che meritano il vantaggio conquistato e Juve che subisce un po’ troppo l’avversaria e fatica a far arrivare i palloni in avanti in direzione di Chiesa e Di Maria. L’occasione migliore dei bianconeri l’ha avuta Kostic al 34’. Le squadre vanno a riposo prima della seconda frazione di gioco nella quale si potrebbe decidere il “dentro o fuori”.

Secondo tempo

Mister Allegri prepara il primo cambio: Milik subentra al posto di Kostic. Per Inzaghi, invece, non cambia niente rispetto agli 11 nerazzurri del primo tempo. Si scaldano, intanto, Lukaku, Bellanova, Brozovic e Gosens. Sulla panchina bianconera, invece, si inizia a scaldare anche Pogba. Segna Edin Dzeko al 52’ grazie al cross di Dimarco: gran gol del bosniaco, ma l’assistente di gara alza la bandierina per fuorigioco. Juve, in questi primi 10 minuti, decisamente più convincente rispetto al primo tempo. Cambio per la Juventus al 63’: Locatelli, ammonito, lascia il campo a Paredes. Minuto 67’ ottimo il pallone di Dumfries buttato nel mezzo in direzione di Lautaro, ma il toro non ci arriva per poco. Arrivano i primi cambi anche in casa Inter: Lukaku e Brozovic rilevano Dzeko e Barella. Cambia anche Max Allegri con Bonucci che saluta i compagni per l’ingresso di Danilo in campo. Al 73’ è sensazionale l’intervento di Perin che, a mano aperta, respinge un tiro pericolosissimo di Mhkitaryan. Ci prova Di Maria al 77’: palla che termina senza problemi tra le braccia di Onana. Correa e Gosens pronti add entrare per far rifiatare Lautaro e Dimarco, che al 78’ lasciano il terreno di gioco osannati dal pubblico casalingo di San Siro. Nella Juve arriva il momento di Paul Pogba che sostituisce Miretti. Esce anche Calhanoglu per Gagliardini. Su punizione calciata da Brozovic, per pochissimo Milik non manda in pallone in porta rischiando l’autogol. Imbucata pericolosa di Milik a cercare Chiesa, ma Onana è in anticipo e si fionda sul pallone come un gatto, evitando la beffa. 4 i minuti di recupero concessi da Doveri. Squadre stanche in questi ultimi minuti, quando finalmente arriva il fischio finale. Sarà l’Inter ad andare a Roma il 24 maggio, è l’Inter a conquistare la finale ed eliminare la Juventus.

L’Inter vuole tutto

I nerazzurri, in questa stagione, hanno già conquistato la Supercoppa, poi si sono presi la semifinale di Champions League e ora si preparano anche per la finale di Coppa Italia dopo aver annientato la Juventus di Di Maria e Pogba… e non solo. Juventus che ha comunque fatto una prestazione sufficiente, ma non ha tirato abbastanza in porta e paga l’indiscutibile superiorità che, in questa partita, l’Inter ha sicuramente dimostrato. Quella vista nelle coppe è sicuramente un’Inter diversa rispetto a quella vista nelle ultime settimane in Serie A quando, dopo essere stati a lungo la seconda forza del campionato, i nerazzurri hanno un po’ mollato il colpo, forse a causa dei troppi punti di distacco dal Napoli, così da poter almeno conservare le energie per le sfide di Coppa Italia e Champions League. E Inzaghi, in queste competizioni, non ne sbaglia una.

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Giulia Falcone, giornalista sportiva, editorialista ed inviata delle testate Sport Paper e IMinter.