Inter Primavera Campione d’Italia, cosa ci fa capire?

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LA DIRIGENZA DELL'INTER CON STEVEN ZHANG, ALESSANDRO ANTONELLO; PIERO AUSILIO E JAVIER ZANETTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’Inter Primavera, guidata da Cristian Chivu, vince contro la Roma Primavera per 2-1 ai tempi supplementari con i gol di Cesare Casadei e Nikola Iliev.

E’ il decimo scudetto della serie cadetta per i giovani nerazzurri.

In questa stagione la Roma di Mourinho ha prelevato dei giocatori dalla sua primavera, tra i quali: Zalewski, Afena-Gyan, Bove, Volpato, Darboe e Tripi. Per un totale di 64 presenze tra titolari e sostituti, 5 gol e 3 assist. Numeri importanti considerata la loro età.

I numeri dei giovani interisti, invece, non hanno spiccato nella squadra di Inzaghi, con il solo Zanotti che ha giocato 8 minuti nella vittoria per 4-0 contro il Cagliari.

Considerati i numeri e considerata la qualità dei giocatori, che per vincere lo Scudetto di categoria deve essere alto, la domanda sorge spontanea: perché non si attinge alla squadra di Chivu?

Nella serata del Mapei Stadium hanno presenziato pure Giuseppe Marotta, Piero Ausilio e Dario Baccin, il trio dirigenziale dell’Inter, ma per accedere alla prima squadra non si può che passare dal tecnico piacentino, la selezione dei giocatori per la rosa è esclusivamente sua.

Perché è utile attingere ai giovani? La Primavera è un fantastico calderone di talenti che deve essere inserito gradualmente, senza fretta e senza pressioni. In un periodo storico interista nel quale c’è bisogno estremo di avere un tornaconto economico per ripianare i debiti, i giovani possono essere utilizzati come seconde linee per Inzaghi, in modo da recuperare soldi dalla cessione delle attuali seconde linee, sia in termini di cessione del cartellino sia in termini di stipendio.

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