Questo l’aggiornamento della Gazzetta dello Sport, che ha fatto il punto relativo alla trattativa Lukaku-Inter, visto che il calciatore è ad un passo dal ritorno a Milano.
“Lukaku Milano come mai prima d’ora e a distanza segue una trattativa tra club che è ufficialmente partita: nerazzurri e Chelsea si sono per la prima volta seduti a uno stesso tavolo, anche se digitale, per parlare del centravanti belga. Stamattina si è tenuta la video-conferenza che ha iniziato la fase 2, la più importante e delicata, in questa operazione di mercato che entrerà di diritto tra le più pazze degli ultimi anni.
Collegati da Milano l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio, dal Belgio l’avvocato Sebastien Ledure che funge da agente dopo l’addio burrascoso all’ex rappresentante Federico Pastorello, da Londra il neo-presidente dei Blues Todd Boehly circondato da alcuni collaboratori.
Era la prima volta in cui tutti i protagonisti della commedia giocavano la stessa partita nello stesso momento: l’Inter ha chiesto ufficialmente il prestito del vecchio totem e il Chelsea ha acconsentito alla possibilità di discuterne sulla base di un pagamento annuale”.
“Al momento, però, nella prima battaglia tra offerta e domanda c’è un po’ di distanza: anche se informalmente la richiesta dei Blues parte da 15 milioni, mentre l’Inter non intende andare oltre 10. Ne ballano cinque, un’inezia se si considera il punto di partenza. E se si aggiunge anche che, parallelamente, corre pure la trattativa per la cessione dello stesso Dumfries ai Blues.
Le due operazioni non sono strettamente collegate ma, in fondo, è come se lo fossero: la possibilità di uno sconto Blues passa anche da un eventuale accordo sull’esterno. Al momento, però, anche su questo fronte non c’è intesa perché i 45 milioni chiesti da Marotta e Ausilio sono considerati troppi da Boehly e compagnia. In ogni caso, i due club sembrano intenzionate a venirsi incontro: quanto si potrà limare ancora la differenza di valutazione sul prestito e quanto questo dipenderà dalla buona riuscita dell’affare Dumfries, lo si capirà a breve, brevissimo”.