Inter – Napoli, questione di orgoglio

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Dzeko
Dzeko - ph KeyPress

L’Inter passa per 1-0 il Napoli di Spalletti, che subisce la prima sconfitta in campionato.

Il gol di Edin Dzeko ha portato i 3 punti ai nerazzurri che hanno accorciato le distanze con la vetta, arrivando ad un passivo di 8 punti.

La vittoria ha portato anche il quarto posto in solitaria, staccando le squadre capitoline di 3 lunghezze (grazie alla sconfitta della Lazio contro il Lecce).

Step by step, l’Inter sta risalendo la china, non solo per quanto riguarda la classifica, ma anche mentalmente e lo dimostrano sia questa vittoria che la chiusura della prima parte di campionato con la vittoria sull’Atalanta.

Nei 90 minuti, l’Inter chiude il Napoli, creando diverse occasioni da gol nel primo tempo, salvo l’assalto finale partenopeo (chiuso da uno strepitoso Onana) pochi problemi per la retroguardia nerazzurra.

Ciò che è risaltato in campo è l’unione e la compattezza del gruppo, ermetico difensivamente ed esaltato nella ripartenza. Inzaghi aveva pronosticato una partita dura, che è stata sfaldata grazie anche alle sue scelte tattiche. Un solido Darmian, con l’ausilio di Skriniar, ha contenuto l’imprevedibilità di Kvaratskhelia. La scelta di Acerbi difensore centrale nei 3 ha portato i suoi frutti, contenendo un inarrestabile e capocannoniere Osimhen. Calhanoglu, per utile o per diletto, si è ritrovato a fare il vertice basso nel centrocampo, dando i giri giusti alle mezzali e innescando nuovi attacchi, ma anche lavorando in interdizione e senza palla.

Anche in altre occasioni l’Inter ha mostrato il proprio carattere (vedi Barcellona, Fiorentina e già citata Atalanta). Rimangono 3 episodi molto lontani tra loro che hanno questo fil rouge in comune. Quindi la vera sfida per la banda di Inzaghi è la continuità di rendimento, per poter a tutti gli effetti rientrare attivamente nella corsa Scudetto.

Un altro grande problema per Inzaghi è il ritardo di condizione dei giocatori rientranti dai Mondiali, difatti, chi è arrivato fino in fondo alla competizione ha avuto poco minutaggio, e chi l’ha avuto come Lukaku, si è dimostrato impacciato e abbastanza limitato, sperando di veder questi giocatori crescere nella seconda parte di stagione.

 

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