Intervistato da Fcinter1908, Salvatore Bagni ha parlato della stagione appena conclusa ma anche del prossimo mercato, che vedrà protagonista il club di Zhang.
Domenica si è chiusa la stagione 2021/22 di Serie A: ha vinto la più forte?
Vince sempre la più forte, in questo caso il Milan del mio amico Paolo Maldini: se lo è meritato, è stato determinante, come Pioli, come tutto l’ambiente, i giocatori, anche quelli come Ibrahimovic e Kjaer che hanno giocato meno. Ho letto le dichiarazioni di Pioli: diamo sempre poca importanza ai discorsi motivazionali, ma è fondamentale nei momenti di difficoltà, che quest’anno tutte le squadre hanno avuto. Ha vinto la più forte, anche se io ho sempre pensato che come ha vinto il Milan avrebbe potuto vincere il Napoli: aveva tutte le qualità per farlo, è mancato nei momenti importanti.
Che voto dà a questo campionato? Sono in molti ad averlo ritenuto qualitativamente deludente.
Mi sono divertito, io guardo quello. Ovvio che se non fai tanti punti la gente dica che il campionato sia scadente, ma preferisco un campionato equilibrato fino all’ultima giornata che uno già deciso a 6-7 partite dalla fine, così non si diverte nessuno. Quest’anno, sia in coda che per l’Europa che per lo scudetto, il campionato è stato bello, avvincente. La qualità? Tutti dicono che è al ribasso perchè le squadre hanno fatto pochi punti, avendo avuto tutti dei momenti di difficoltà. Rivedere gli stadi pieni, con quell’entusiasmo, ha fatto grande piacere.
Sono stati più i meriti del Milan o i demeriti dell’Inter?
Quando uno vince vuol dire che ha dei meriti. L’Inter aveva in mano il proprio destino, ma poi le partite vanno vinte, ci sono stati degli errori. Lo ripeto, per me la favorita era il Napoli perchè aveva cambiato meno di tutti. L’Inter si era dovuta privare di Hakimi e Lukaku, ha fatto un mercato intelligentissimo sostituendo quei giocatori e prendendo un allenatore di grande qualità come Inzaghi: ha ritrovato subito la via per poter vincere ancora, per questo tutti la indicavano come la più forte. Ma se il Napoli avesse vinto contro Fiorentina e Roma avrebbe vinto il campionato, ma con i “se” e i “ma” non si vince…
La prima stagione sulla panchina dell’Inter di Simone Inzaghi si è chiusa con 2 trofei, un secondo posto in campionato e gli ottavi di Champions League: come valuta il suo operato?
Inzaghi è stato strepitoso, non scherziamo! Ha fatto qualcosa di straordinario, venendo dopo Conte e vincendo 2 trofei. Una partita si può sbagliare, ci può essere qualche errore, ma il suo lavoro è stato strepitoso: quanti anni erano che l’Inter non arrivava agli ottavi di finale di Champions League? Si è trovata di fronte una squadra che è arrivata finale. La stagione di Inzaghi è stata strepitosa, non normale.
Il campionato è appena terminato, ma è già tempo di calciomercato: in casa Inter si parla di sacrifici importanti. Chi sarebbe il big più difficile da sostituire?
Lautaro: non è facile trovarne un altro là davanti con quelle qualità. Quest’anno la coppia di titolari è stata Dzeko-Lautaro: Dzeko sicuramente ha fatto un buon campionato ma ha la sua età, Lautaro può giocare altri 10 anni a questi livelli, ha fatto tanti gol. Con una sua cessione verrebbero a mancare due calciatori titolari.
In entrata, invece, i nomi più caldi sono quelli di Dybala, Mkhitaryan e Bremer: sarebbero elementi giusti per rimanere competitivi?
Mamma mia! Bremer, se dovesse uscire Bastoni, è un giocatore fortissimo: ha fisicità, stacco di testa, corre all’indietro, è forte fisicamente, ha tutto quello serve a un difensore. Bremer è un giocatore fondamentale. Dybala andrebbe in un ambiente dove ritroverebbe Marotta, che lo conosce benissimo e lo stima, e darebbe molto anche per far ricredere chi non lo ha confermato. Mkhitaryan? Fortissimo, giocatore di grande qualità. Abbiamo visto la Roma quando mancava lui: mancava fluidità di gioco, è un centrocampista che sa fare il trequartista, l’attaccante, vede la porta, fa assist. Un giocatore importantissimo, poi a zero… Un’occasione da non perdere.
Chi è il calciatore che più l’ha sorpresa nell’ultima stagione?
Direi Anguissa del Napoli: mi ha sorpreso per come si è inserito negli schemi di Spalletti, prima che partisse per la Coppa d’Africa è stato un calciatore fondamentale. Lo avevo visto molte volte, secondo me le sue qualità si addicono più al campionato italiano che a quello inglese. Al Fulham era retrocesso, le squadre della Premier non avevano puntato su di lui ed è arrivato in prestito. A 15 milioni di euro è regalato.