L’ex calciatore consiglia Marotta
L’ex calciatore di Inter, Milan e Roma, Fulvio Collovati, è intervenuto ai microfoni di Sportpaper in esclusiva per parlare di mercato, del campionato che ricomincerà a breve e di Italia-Brasile del 1982, partita storica visto che oggi ne ricorre l’anniversario a distanza di 40 anni.
Che ne pensa della situazione Dybala? Andrà all’Inter alla fine o secondo lei possono riaprirsi riaprirsi clamorosamente le piste Milan e Roma?
“Dybala penso si sia pentito di aver esagerato nelle richieste con la Juve . Qualcosa è cambiato e le società non hanno più fretta. Alla fine comunque si accaserà e penso andrà proprio all’Inter.”
Pogba, di Maria e Zaniolo bastano alla Juventus per candidarsi allo lotta scudetto?
“Potrebbero bastare ma Allegri pensa che ci vuole una fase difensiva diversa da quella che hanno avuto i bianconeri nell’ultima stagione anche se potrebbe non bastare se il reparto difensivo rimarrà così com’è”.
Chi sarà la regina del mercato…e perché secondo lei il Napoli è in una fase di stallo?
“La regina sarà la Juve secondo me perché cambierà 5-6 titolari, credo per questo. Il Napoli si sta rifondando e questo significa ridimensionamento. Punterà su giocatori meno conosciuti ma non significa che non otterrà risultati”.
In questi giorni si parla del silenzio di Mourinho e delle presunte richieste sul mercato.. Lei si aspetta un grande colpo alla Isco per i giallorossi?
“Mourinho deve fare l’allenatore, indicare quali giocatori vorrebbe anche se la campagna acquisti spetta poi alla proprietà e a Tiago Pinto”.
Cederebbe Leao(si parla di Barcellona) in cambio di Asensio e De Ketelaere?
“No, anche se dipende poi dalle cifre, di fronte a 100 milioni di euro nessuno sarebbe incedibile. Oggi non ci sono grandi calciatori a quelle cifre visto che le cifre del mercato si sono gonfiate troppo. Maradona valeva 10 volte di più .. e non solo lui”.
Che ne pensa della situazione Lazio? Dopo 4 colpi di mercato oggi si parla delle possibili dimissioni di Tare..
“C’è insoddisfazione che si percepisce e lavorare così con il freno a mano non è piacevole per un ds bravo come Tare”.
Oggi è l’anniversario di Italia-Brasile…che ricordi ha di quella partita?
“La partita che ci consacrò campioni del mondo , ci diede la consapevolezza che nessuno ci avrebbe più battuto. Ed è stato poi così. Una partita epica contro un Brasile storico”.