Inter, arriva l’undicesima sconfitta

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Inzaghi
SIMONE INZAGHI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’Inter è chiamata a dare continuità all’ottimo quanto inaspettato percorso fatto fino ad ora in Champions League nonostate, però, le ultime gare di campionato raccontino di una situazione nettamente opposta mentre il Monza, dopo 3 pareggi e una sconfitta nelle ultime gare in campionato, cerca la rivalsa proprio a San Siro, in questa 30° giornata. Così, le due squadre, scendono in campo:

Inter (3-5-2): Onana; Dumfries, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Gosens; Lukaku, Correa.

Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Caldirola, Mari, Izzo; Ciurria, Pessina, Rovella, Augusto; Colpani, Sensi; Mota.

I tifosi del Monza iniziano a farsi sentire dal settore ospiti già dalle 20. 10 minuti dopo, i giocatori di entrambe le squadre entrano in campo per il riscaldamento pre gara.

PRIMO TEMPO

Alle 20:45 c’è il fischio d’inizio da parte di Pairetto. Già dopo 5 minuti Lukaku, con un colpo di testa, prova a centrare la porta: palla di poco alta sopra la traversa. Inter che spinge e più volte si avvicina in area di rigore e al vantaggio. Al 24º anche Correa sfiora il gol: bella l’intenzione, ma Di Gregorio riesce a parare. Subito dopo De Vrij salva l’Inter dalla beffa. L’ex di gara Stefano Sensi, al 29° è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio e, al suo posto, subentra Caprari. Ancora Monza al 40°: Izzo arriva di testa su un corner a favore, ma la palla termina in out. Dopo un minuto di recupero, le due squadre vanno a riposo sullo 0-0. Fino a qui, la miglior occasione l’ha avuta la squadra di casa con Corea. Anche questa sera, il Meazza registra 74.135 spettatori presenti.

SECONDO TEMPO

Nessun cambio, rispetto al 1° tempo, per le due formazioni, ma al 50°, però, c’è un cambio obbligato in casa Inter: Stefan De Vrij, su un allungo, si fa male ed è costretto a chiedere il cambio. Inzaghi lo sostituisce con Acerbi che, al 56º, si rende protagonista di un cross perfetto per Lukaku che, però, dopo un colpo di testa, non trova il gol per questione di centimetri. Dopo un minuto è di nuovo il belga ad andare vicinissimo al vantaggio. Su un fallo netto ai danni di Nicolò Barella, il Monza non arriva per poco in porta. Tre i cambi in arrivo in casa Inter: Correa, Mkhitaryan e Asllani escono per lasciare il campo a Lautaro, Calhanoglu e Brozovic. Al 78°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Caldirola trova la rete che sblocca il  match grazie a un colpo di testa imprendibile per Onana sulla quale, però, la difesa nerazzurra poteva fare di più. All’81°, in risposta, Lautaro sbaglia praticamente un rigore in movimento. L’ultimo cambio per i nerazzurri prevede l’ingresso di Edin Dzeko al posto di Darmian per un “tutti all’attacco” finale. Sono 5 i minuti di recupero concessi per le ultime speranze dei nerazzurri. Tanti i tentativi dell’Inter negli ultimi minuti, con Lukaku che sbaglia e spreca davvero tante occasioni ghiotte. I meneghini sbagliano anche l’ultima grandissima clamorosa occasione nell’assalto finale, per provare a strappare almeno un pareggio. Niente da fare. Arriva il triplice fischio a segnare la fine della partita. Di un’altra partita persa dall’Inter. La numero 11 in questo campionato. Mentre torna alla vittoria il Monza e i giocatori festeggiano sul campo. Altra sconfitta che tiene lontana l’Inter dal 4′ posto necessario per aggiudicarsi un posto in Champions League il prossimo anno. Sconfitta surreale, che adesso pesa come un macigno e obbliga Inzaghi e i suoi a evitare in qualsiasi modo altri passi falsi nelle prossime partite di campionato. Da questo momento, per la corsa UCL, ogni errore costa caro. Un solo pensiero, forse, nella testa dei nerazzurri, ha permesso che un’altra sconfitta arrivasse e, probabilmente, la testa è proprio lì, a quella partita che li attende in Champions League mercoledì contro il Benfica per continuare, almeno lì, il sogno.

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Giulia Falcone, giornalista sportiva, editorialista ed inviata delle testate Sport Paper e IMinter.