Anche a San Siro è tutto pronto per questa 32° giornata di campionato. Alle 12.20 lo speaker riscalda l’atmosfera, oggi un po’ ventosa, del Meazza annunciando le formazioni ufficiali di Inter-Lazio:
Inter (3-5-2): Onana; D’Ambrosio, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Mkhitaryan, Dimarco; Lukaku, Correa.
Lazio (4-3-3): Provedel, Hysaj, Romagnoli, Casale, Marusic; Luis Alberto, Cataldi, Milinkovic-Savic; Zaccagni, Immobile, Felipe Anderson.
IL PRIMO TEMPO
Il fischio d’inizio di Guida arriva un minuto dopo le 12.30. L’Inter prova a rendersi pericolosa sin dai primissimi minuti di gioco. Al 14° è bello il cross di Dimarco buttato nel mezzo per Lukaku, ma il pallone calciato dal belga non centra per poco la porta. Arriva al 20° minuto il primo cartellino giallo del match ai danni di Zaccagni che rifila un pestone sul piede di Barella. Un minuto dopo, Mkhitaryan non trova la porta a seguito di un buon tiro e al 24° Correa sbaglia completamente tutto, calciando alto sopra la traversa un ottimo cross mandatogli da un compagno. L’Inter trova la conclusione vincente al minuto 25 con Mkhitaryan: su azione avviata da D’Ambrosio, poi Brozovic passa per Correa a servire un ottimo assist per il 22 nerazzurro che, di rasoterra, insacca il pallone in rete. Lo stadio sponda nerazzurra gioisce, tutto bello, si… finchè il VAR non informa il direttore di gara di un fuorigioco. Guida annulla tutto. E’ di nuovo 0-0 a San Siro, ma la situazione di parità non è destinata a perdurare. Al 30°, infatti, è la Lazio a trovare il vantaggio, brava ad approfittare di una dormita di gruppo della difesa locale. Acerbi si fa un pisolino, concedendo a Felipe Anderson tutto lo spazio necessario per il passaggio a Luis Alberto: sul giocatore c’è posizionato Brozovic, ma l’ex Lazio, forse con la volontà di recuperare l’errore di poco prima, si fionda anch’esso sul 10 biancoceleste che, però, in anticipo, riesce a ridare palla ad Anderson che, a questo punto, indisturbato, segna il gol dello 0-1 con un incolpevole D’Ambrosio che si fa passare il pallone sotto le gambe, nel tentativo di evitare la beffa. Il primo tiro in porta del match della Lazio è costato subito caro alla squadra di Inzaghi. Al 37° clamorosa occasione per l’Inter con l’armeno che, però, calcia veramente di poco alto sopra la traversa. Solo 2 minuti più tardi un nuovo tentativo nerazzurro, questa volta con Barella, con il pallone che termina, per questione di centimetri, a lato. Al 60° occasione per le aquile: Lazio che si avvicina alla porta nerazzurra, ma nella ricerca della conclusione la palla termina troppo alta sopra la traversa. Sul fotofinish di questa prima frazione di gioco, c’è un tiro pericolosissimo di Ciro Immobile, ma c’è anche il miracolo di Onana: dalla respinta, poi, ci prova anche il solito Felipe Anderson, ma la palla viene deviata, probabilmente da Bastoni. C’è il corner per gli ospiti. Dalla bandierina un nulla di fatto e il primo tempo si chiude qui, con la Lazio in vantaggio.
IL SECONDO TEMPO
Sul maxi schermo di San Siro, prima della ripresa, compare il dato sui presenti per questa partita: anche oggi, il Meazza raggiunge i 75.500 spettatori. La seconda parte di questa sfida comincia con una sola variazione in campo rispetto al primo tempo: Per Inzaghi, Dumfries prende il posto di D’Ambrosio. Al 51° anche Sarri effettua il suo primo cambio, obbligato: un infortunato Cataldi è costretto ad abbandonare il campo lasciando posto a una vecchia conoscenza nerazzurra: Matias Vecino. Poco dopo, Dimarco lancia l’assist per Barella, ma è sfortunato il giocatore sardo che, nonostante un tiro bello e preciso, manda la palla in out di pochissimo. Minuto 61, altri cambi in arrivo in casa Inter. Correa, fortemente fischiato dal pubblico di casa, abbandona il campo insieme a Mkhitaryan per fare spazio a Lautaro, richiesto a gran voce dai tifosi, e a Calhanoglu. Nella Lazio, invece, al 68° entra Pedro che rileva Immobile e 3 minuti dopo esce anche Bastoni per Gosens. Al 73° Lautaro sbaglia il gol del pari. Assedio totale Inter. Al 78° la LuLa torna a colpire: l’assist del belga si rivela vincente per il compagno di reparto che anticipa tutta la difesa e segna il gol del pareggio tanto voluto quanto meritato. E’ un’Inter che merita senz’altro la vittoria contro una Lazio come questa. All’83°, infatti, L’Inter va addirittura al raddoppio con Robin Gosens. L’assist è di nuovo di Big Rom. Il numero 8, però, non può esultare perchè si fa male nell’impattare la palla in rete e resta a terra, dolorante. Qualche minuto per verificare le condizione dell’ex Atalanta che, infine, è costretto a uscire, senza nemmeno accomodarsi in panchina. Sembrerebbe che il giocatore si sia lussato una spalla e, con i nostri migliori auguri di pronta guarigione, ci auguriamo di vederlo rientrare in campo il prima possibile. Nel frattempo, è De Vrij a entrare in campo al suo posto. La partita di Gosens è stata breve, ma sicuramente intensa e decisiva. Anche Maurizio Sarri approfitta per fare altre due sostituzioni: fuori Marusic e Hysaj, dentro Pellegrini e Lazzari. Dulcis in fundo, al 90° Lautaro, tutto solo, si impossessa del pallone, supera Provedel e calcia praticamente a porta sguarnita. E’ 3-1 per l’Inter che in soltanto 12 minuti rimonta una partita che fino al 78° sembrava ormai persa e, se proprio, i tifosi si auguravano di riuscire quantomeno a strappare un pareggio, e invece è successo quello che nessuno si aspettava. 6 i minuti di recupero che non bastano alla Lazio per riagguantare il risultato.
12 minuti che si sono rivelati fatali per la squadra di Maurizio Sarri che, ormai, era forse convinta di ripartire da Milano con 3 importantissimi punti in saccoccia. Questo è il calcio, quello vero. Quello che fino al 90° e oltre non sai mai come andrà a finire. Quello che ti fa cambiare stato d’animo da un minuto all’altro, che ti fa vivere 90 minuti al cardiopalma.
Lazio che rimane a soltanto -2 dalla Juventus che, però, a breve affronterà il Bologna e Inter che balza dal 6° posto al 4° riportandosi, almeno provvisoriamente, in zona Champions. Quel che è certo è che sarà un finale di stagione tutto da vivere, che fino all’ultima giornata ci terrà col fiato sospeso per stabilire chi dentro e chi fuori. Insomma… Buon finale di Serie A a tutti gli amanti del calcio (pazzi) come noi!