Questa partita servirà ad Inzaghi per poter essere confermato sulla panchina dell’Inter? Inzaghi ha preparato la partita in maniera egregia, abbassando il baricentro ha permesso l’avanzamento dei blaugrana per poter poi colpire in contropiede, sfruttando la consistenza e la rapidità degli esterni. Dimarco ha condotto una partita difensivamente perfetta, tenendo egregiamente Dembélé che poteva essere una grande spina nel fianco; Darmian ha spento l’out di sinistra che è stato sostituito nel secondo tempo (da Raphinha-Marcos Alonso a Ansu Fati-Baldè), ed entrambe le disposizioni sono state neutralizzate dall’esterno ex-Torino.
Inoltre Dimarco è stato ottimo pure palla al piede, ha lanciato Darmian in occasione del gol con un arcobaleno con il pallone semplicemente emozionante. Entrambi gli esterni sono stati sostituiti nel secondo tempo, perché è stata una partita dispendiosa e i ricambi, Gosens e Dumfries, hanno completato l’opera.
In assenza di Brozovic, Inzaghi ha optato per Calhanoglu, che ha svolto una gara discreta, puntata sull’interdizione (costata un giallo) e sul tiro da lontano (soluzione che ha nel sangue ed è stata sfruttata a dovere). Asllani ha dunque il compito di imparare non solo dal croato ma ha anche lezioni da prendere da Hakan che ha dimostrato di saper occupare entrambe le zone del centrocampo.
Offensivamente la coppia argentina Lautaro-Correa ha tenuto botta per 45 minuti. Dopo il calo di Correa, il cambio con Dzeko ha demineralizzato l’attacco che però, in quel frangente di partita, serviva per tenere su il pallone e prendere il fallo.
La scelta di Onana è stata sicuramente premeditata da Simone Inzaghi, che ha deciso dopo la deludente partita di Handanovic di puntare sul camerunense. Onana ha fatto una bella partita condita da un clean sheet, il secondo in stagione dopo quello di Plzen, eguagliando il suo compagno di squadra sloveno (che però ha svolto più del doppio delle partite).
Quindi le scelte e i cambi di Inzaghi si sono mostrati (finalmente) utili ed azzeccati, hanno portato una vittoria insperata, tantissimo morale e carburante per le prossime partite.
Ma la posizione del mister, può dirsi salva?
Proverbialmente parlando, si dice che una rondine non fa primavera, e forse la cosa migliore è respirare questo clima di festa e rimanere concentrati per la partita contro il Sassuolo. E’ il momento di dimostrare che questa vittoria non è campata per aria e che in realtà si è trovata una quadra, soprattutto difensivamente, che sembra essere stata costruita in maniera eccellente contro i catalani.