Attaccata, umiliata in pochi minuti, l’Inter contro il Sassuolo ha perso la bussola. L’assenza di Brozovic, unico dei centrocampisti nerazzurri a saper dettare i tempi di gioco, non può essere certamente un’alibi alla brutta prestazione dei nerazzurri, che solo nella ripresa sotto di due gol realizzati da Raspadari (altro sogno nerazzurro) e Scamacca (prossimo interista) hanno aumentato il giro del motore, costringendo Consigli a fare quasi gli straordinari in porta di fronte ai numerosi tentativi della squadra di Inzaghi, ansiosa di recuperare il pesante passivo venuto fuori, a conclusione della prima frazione di gioco.
E’ certo che, dopo la sconfitta immeritata in Champions contro il Liverpool, i tifosi della “beneamata” non si aspettavano sinceramente questo crac. Il Sassuolo sicuramente si sta dimostrando una squadra di tutto rispetto, ma prenderne due, senza colpo ferire già nel primo tempo, è stata una mazzata pesantissima che, solo il tempo, si spera, possa cancellare in positivo,smaltendo soprattutto stanchezza fisica e psicologica, di fronte ad avversari che applicano alla perfezione il metodo “ripartenza. Un’arma questa che fino ad ora è risultata fatale non solo alla squadra di Simone Inzaghi, ma anche ad altre due “grandi” del nostro campionato come Juve e Milan, entrambe sconfitte in casa dalla squadra del giovane tecnico Dionisi.
Ora occorre che in nerazzurri si riprendano al più presto e smaltiscano la brutta scoppola di colore biancoverde. Come? Riorganizzare centrocampo e difesa, essere meno belli e più cinici, e se necessario cambiare in corsa il modulo tattico, adattandosi anche agli avversari che si hanno di fronte, sfruttando finalmente l’apporto prezioso che potrebbero dare in questo momento clou del campionato i nuovi acquisti di gennaio, Caicedo e Gosens sulla via del recupero, perchè da ora in avanti bisognerà ricominciare a far bene più di prima perchè perdere punti potrebbe risultare fatale nella lotta scudetto e nella conquista della fatidica seconda stella. Vero Inzaghi?