Inter-Juve, una sconfitta che brucia, ma…
Le formazioni ufficiali
Un breve gioco di luci poco dopo le 20, e così il Meazza accoglie gli oltre 75mila tifosi presenti anche in questa serata. Le squadre sono già in campo per il riscaldamento e la Curva Nord già scalpita.
Circa 15 minuti dopo, l’inno dell’Inter riscalda l’atmosfera un po’ troppo fresca in questa serata a San Siro. Lo spettacolo di luci comincia e dura qualche minuto. E’ tutto bellissimo. Il clima partita si sente sempre di più. Quando San Siro si riaccende, ecco le formazioni ufficiali:
Inter (3-5-2): Onana; Darmian, De Vrij, Acerbi ; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Martinez, Lautaro.
Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; De Sciglio, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Soulè; Vlahovic.
Il primo tempo
La Curva Nord, pochi minuti prima del fischio d’inizio, sfoggia la bella coreografia architettata su tutti e tre gli anelli del settore verde, per omaggiare il club dei 115 anni festeggiati 10 giorni fa. Una prima coreografia, fatta con bandierine colorate, riporta l’anno di nascita del club meneghino “9 marzo 1908”, e una seconda coreografia non si fa attendere: dal secondo anello si apre, sia verso il primo che verso il terzo, un grande telo che recita “Figli della notte, del cielo e delle stelle”. Frase che i tifosi nerazzurri conoscono benissimo, in riferimento a quando il club meneghino venne fondato.
Lo stadio è pieno e dalla tribuna stampa sembra che nemmeno un solo seggiolino del Meazza sia rimasto vuoto. E allora, quando tutto è pronto per il big match, ecco che arriva il fischio d’inizio.
Al 2° minuto di gioco c’è già un primo squillo da parte dei nerazzurri con Barella che prova il tiro in porta, ma il portiere bianconero respinge e regala subito il primo corner agli interisti. Al 18° ancora l’Inter sfiora il vantaggio, e ci tenta ancora con Barella. Pochi istanti dopo arriva anche il tiro di Lautaro dalla distanza. Al minuto 23, però, il vantaggio è bianconero. La difesa nerazzurra si addormenta, Barella lascia passare e non si preoccupa, poi Dumfries sbaglia e non cura Rabiot che ha tutto il tempo per mandare un cross verso Kostic: dalla sinistra sferra la conclusione infilando in rete. Onana rimane fermo, mentre guarda il pallone infilarsi in rete. Forse, però, la visuale del portiere è stata limitata dalla presenza di Dumfries. Barella reclama un tocco di mano di Rabiot all’arbitro Chiffi, e c’è il check del VAR. Il fallo di mano era lampante, e l’arbitro sembrava essere anche in una buona posizione per poter notare l’irregolarità, ma nonostante questo e nonostante i diversi minuti di durata del check, incredibilmente, il vantaggio bianconero viene convalidato. C’è dell’assurdo. Il primo tempo prosegue con un po’ di nervosismo in campo da parte dei giocatori nerazzurri, tanto che alla mezz’ora di gioco Barella rimedia il primo cartellino giallo del match. Al 42°, per poco, Lukaku non trova il gol del pareggio con un colpo di testa. I minuti di recupero, a causa del tempo perso per l’utilizzo del VAR, sono 5. Ma così, tra la rabbia del tifo di casa, termina il primo tempo. Il nervosismo causato dal gol concesso alla Juventus ha sicuramente inciso sulla prestazione dell’Inter, troppo spesso poco lucida sotto porta.
Il secondo tempo
La seconda frazione di gioco riparte con gli stessi titolari in campo nel primo tempo. Il tentativo da parte dei locali di pervenire al pareggio è quasi immediato al 48° con Brozovic, ma nulla di fatto poi. Pochi minuti dopo è bravissimo Darmian a salvare Onana da un pallone velenosissimo. Al 57° Calhanoglu ci prova, su cross di Barella, ma la sua palla termina fuori. Vlahovic, poco dopo, cerca il gol del raddoppio, ma alla fine la sua conclusione risulta preda facile per Onana. Arrivano al 63° i primi cambi, quando un infortunato Dimarco è costretto ad abbandonare il campo per lasciare spazio a D’Ambrosio. Esce anche Barella per Mkhitaryan. In casa Juve, invece, fa il suo ingresso Chiesa al posto di Soulè. Al 75° tocca a Cuadrado, che fa riposare De Sciglio. Lukaku va vicinissimo al gol, poi esce per lasciare il campo a Edin Dzeko. Con lui, anche Darmian termina la sua partita: riecco Correa. C’è spazio anche per Bellanova che sostituisce Dumfries, poi Chiesa, entrato da poco, deve già uscire dal campo a causa di un infortunio: Paredes al suo posto. Inter che, in questi minuti finali, ha un’altra occasione per trovare il gol, almeno, del pareggio, ma dopo altri 5 minuti di recupero concessi, arriva il triplice fischio a consegnare i tre punti alla Juventus. A conti fatti, per come è stata disputata questa partita, forse un pareggio sarebbe stato più giusto per entrambe le squadre.